Exor annuncia una performance straordinaria e progetti futuri ambiziosi
La holding Exor, pilastro dell’impero finanziario della famiglia Agnelli e quotata su Euronext Amsterdam, ha chiuso l’anno con risultati impressionanti, segnalando un robusto incremento del proprio Net Asset Value (NAV). Al termine del 2023, il NAV ha toccato i 35,5 miliardi di euro, marcando un notevole aumento del 32,7% rispetto all’anno precedente. Questo risultato non solo testimonia la solidità e la resilienza di Exor in un contesto economico complesso ma anche la sua capacità di sovraperformare l’indice MSCI World di 15,1 punti percentuali.
La crescita del NAV è stata sostenuta principalmente dalla positiva performance delle azioni di Ferrari e Stellantis, due delle principali partecipazioni nel portafoglio di Exor. Questo successo riflette l’efficacia della strategia di investimento della holding, che continua a puntare su aziende di rilievo nel panorama industriale globale.
Strategie di diversificazione e solidità finanziaria
Dopo la cessione di PartnerRe, Exor ha notevolmente aumentato la diversificazione del suo portafoglio. Nel corso del 2023, ha distribuito 5,4 miliardi di euro in società, investimenti e riacquisti di azioni proprie, dimostrando una gestione finanziaria attenta e proattiva. Nonostante queste significative movimentazioni di capitale, la holding ha mantenuto un bilancio solido, con un rapporto LTV (Loan-to-Value) del 10% al termine dell’anno, segno di una gestione del debito estremamente prudente.
Il bilancio del 2023 ha mostrato un lieve calo dell’utile, attestandosi a 4,194 miliardi di euro contro i 4,227 miliardi dell’anno precedente. Questa leggera diminuzione riflette l’assenza di plusvalenze nette significative come quella realizzata nel 2022 dalla vendita di PartnerRe. Tuttavia, i dividendi ricevuti da Exor rimangono sostanzialmente stabili, segno di un flusso di reddito solido e affidabile.
Riacquisti di azioni e dividendi in aumento
Exor ha annunciato la ripresa del suo programma di riacquisto di azioni, con un budget residuo di 250 milioni di euro, confermando così la fiducia nella propria solidità e nel valore delle proprie azioni. Inoltre, ha proposto agli azionisti un dividendo ordinario in aumento, pari a 0,46 euro per azione, rispetto ai 0,44 euro dell’anno precedente. Questa decisione riflette la volontà di Exor di remunerare i propri investitori, sostenendo la crescita del valore azionario nel lungo periodo.
Un nuovo capitolo: Exor diventa Investiment Entity
A partire dal 1 gennaio 2024, Exor intraprenderà un’importante trasformazione strategica, qualificandosi come Investiment Entity. Questo cambiamento comporterà una modifica sostanziale nella rendicontazione finanziaria, con la deconsolidazione delle società del portafoglio e la loro valutazione al fair value. ‘L’impatto positivo non ricorrente sul conto economico sarebbe approssimativamente di 12 miliardi di euro’, hanno spiegato dalla holding. Questa mossa è destinata a riflettere più accuratamente il valore reale degli investimenti di Exor, offrendo agli azionisti una visione più chiara e diretta delle performance della società.
Il passaggio a Investiment Entity segna un punto di svolta nella storia di Exor, promettendo di apportare una maggiore trasparenza e di facilitare la comprensione del valore intrinseco della holding. Con questa trasformazione, Exor mira a consolidare ulteriormente la propria posizione nel mercato, ottimizzando la gestione e la valutazione del suo ampio e diversificato portafoglio di partecipazioni.
Conclusioni e prospettive future
Il risultato finanziario del 2023 e le prossime iniziative strategiche confermano la posizione di Exor come uno degli attori più dinamici e resilienti nel panorama finanziario globale. La capacità di adattamento, la solida gestione finanziaria e una visione strategica a lungo termine sono gli elementi chiave che continuano a guidare il successo di Exor. Con la transizione a Investiment Entity e il continuo focus sul valore e sulla crescita sostenibile, Exor si appresta ad affrontare le sfide future, mantenendo un ruolo centrale nel settore degli investimenti a livello internazionale.