Indagine in corso per l’incidente mortale a Campagna: Nancy Liliano al centro delle attenzioni
La comunità di Campagna è ancora sotto shock dopo il tragico incidente che ha visto la morte dei carabinieri Francesco Pastore e Francesco Ferraro, uccisi in servizio da un SUV guidato da Nancy Liliano, 31 anni. L’incidente, avvenuto nella serata di sabato, ha scosso profondamente l’opinione pubblica e le forze dell’ordine, sollevando numerosi interrogativi sulla dinamica e sulle responsabilità.
Il sostituto procuratore Elena Cosentino sta coordinando le indagini, in attesa degli esiti di accertamenti tecnici sul Range Rover guidato dalla Liliano. L’obiettivo è chiarire ogni aspetto dell’accaduto, compreso il motivo per cui il veicolo si è schiantato contro la “gazzella” dei carabinieri. Al momento, Nancy Liliano è l’unica indagata per duplice omicidio stradale e lesioni personali aggravate, ma la situazione potrebbe evolvere con l’acquisizione di nuove prove.
Esclusione di responsabilità per il maresciallo Volpe
Dalle indagini preliminari è emerso che non vi sarebbe alcuna responsabilità attribuibile al maresciallo Paolo Volpe, che era alla guida della gazzella al momento dell’incidente. Le manovre effettuate dal sottufficiale, compresa l’attivazione della freccia per segnalare l’arresto, sono state giudicate corrette sulla base delle analisi dei video forniti dalla polizia stradale. Questo elemento ha portato alla chiusura del fascicolo a suo carico, spostando l’attenzione esclusivamente su Nancy Liliano.
La Liliano, risultata positiva a test alcolemici e tossicologici subito dopo l’incidente, è stata dimessa dall’ospedale di Oliveto Citra e si trova ora in stato di libertà, sebbene sotto la lente d’ingrandimento della giustizia. Il suo legale, l’avvocato Boffa, ha trasmesso un messaggio di dolore e vicinanza alle famiglie dei carabinieri deceduti, sottolineando lo stato di sofferenza della sua assistita.
La dinamica dell’incidente e le indagini in corso
Secondo le ricostruzioni iniziali, l’alta velocità potrebbe aver giocato un ruolo cruciale nell’incidente. Nancy Liliano, proveniente da Eboli, non sarebbe riuscita a fermarsi in tempo, colpendo violentemente la gazzella dei carabinieri sul lato destro, dove si trovavano i due militari. L’impatto è stato talmente forte da causare la morte istantanea dei due uomini e da provocare un testacoda del SUV, che ha terminato la sua corsa contro un’altra vettura, guidata da un 75enne ora ricoverato in rianimazione.
Le indagini ora si concentrano sugli esiti dei test tossicologici da ripetere, dopo che quelli iniziali hanno evidenziato la presenza di alcol e cocaina. Questi dettagli potrebbero contribuire a delineare con maggiore chiarezza le responsabilità e le circostanze che hanno portato al tragico epilogo. Nel frattempo, la comunità di Campagna cerca di fare i conti con il dolore, cercando conforto nella memoria e nel rispetto dei due carabinieri caduti in servizio.
Mentre l’indagine procede, si rinnova il dibattito sull’importanza della sicurezza stradale e sulle misure necessarie per prevenire incidenti di questa gravità. La tragedia di Campagna rimane un monito doloroso sulla responsabilità di ogni automobilista e sull’impatto devastante che la negligenza può avere sulle vite altrui.
La procura, guidata dal sostituto procuratore Cosentino, prosegue nel suo lavoro di accertamento della verità, consapevole dell’importanza di fornire risposte concrete alle famiglie delle vittime e alla comunità tutta. La speranza è che la giustizia possa fare il suo corso, offrendo un senso di chiusura a un capitolo tragico e stimolando una riflessione collettiva sull’importanza della prudenza e del rispetto delle regole stradali.