Il futuro del risparmio gestito: tra innovazione e sfide fiscali
Il panorama del risparmio gestito si trova a un bivio, dove da un lato le opportunità di crescita e innovazione appaiono immense, dall’altro le sfide normative e fiscali richiedono una navigazione attenta e strategica. Fabio Galli, Direttore Generale di Assogestioni, durante la 14esima edizione del Salone del Risparmio, ha evidenziato alcuni dei principali ostacoli e opportunità che attendono l’industria italiana del risparmio gestito.
Una delle sfide principali riguarda l’espansione verso i mercati privati. Questo non si limita solo agli investimenti in titoli e strumenti finanziari quotati ma si estende anche al sostegno delle imprese e delle infrastrutture pubbliche. “Questa è sicuramente una grandissima sfida proprio in come si forma il portafoglio”, ha dichiarato Galli a Teleborsa, sottolineando l’importanza di diversificare e ottimizzare le risorse investite.
La rivoluzione digitale nell’investimento
Parallelamente, l’evoluzione tecnologica sta rivoluzionando il settore. L’intelligenza artificiale e l’analisi massiva dei dati offrono nuove prospettive per la gestione degli investimenti. “C’è poi una sfida che riguarda il metodo e l’organizzazione, quindi l’intelligenza artificiale e l’utilizzo dell’informazione in maniera massiccia e allo stesso tempo che crea sintesi”, ha aggiunto Galli, evidenziando come queste tecnologie possano trasformarsi in strumenti preziosi per gli investitori.
La regolamentazione rappresenta un altro aspetto cruciale. La cooperazione con le istituzioni sia a livello europeo che nazionale è fondamentale. Galli ha espresso ottimismo sulla possibilità di una “interlocuzione costruttiva e tecnica” che possa portare a un allentamento legislativo, in particolare da parte della Commissione europea, per consentire un maggiore sviluppo del settore nei prossimi anni.
Le problematiche fiscali e i Piani Individuali di Risparmio
Un punto dolente rimane la questione fiscale, in particolare per quanto riguarda la tassazione delle rendite finanziarie. Galli auspica che le riflessioni sul rilancio dei mercati dei capitali domestici conducano a “soluzioni concrete” che facilitino la costruzione di portafogli diversificati ed efficienti nel tempo. La semplificazione fiscale potrebbe rappresentare un notevole incentivo per gli investitori e contribuire significativamente alla crescita del settore.
I Piani Individuali di Risparmio (PIR) rappresentano un ulteriore argomento di discussione. Nonostante le difficoltà emerse a seguito di recenti cambiamenti legislativi, Galli ha sottolineato i risultati positivi conseguiti in termini di rendimenti. La prospettiva di una tassazione azzerata per coloro che mantengono gli investimenti per cinque anni evidenzia il potenziale dei PIR come strumento di investimento vantaggioso per il pubblico retail. “Ora bisogna fare un tagliando, capire se i portafogli costruiti dai PIR possono essere ulteriormente affinati”, ha affermato, suggerendo che vi sia spazio per miglioramenti e ottimizzazioni.
In conclusione, il settore del risparmio gestito si trova di fronte a molteplici sfide ma anche a significative opportunità. La capacità di navigare attraverso le complessità normative e fiscali, sfruttando al contempo le innovazioni tecnologiche, sarà determinante per il futuro dell’industria. Mentre le istituzioni cercano il giusto equilibrio tra stimolo e regolamentazione, l’intelligenza artificiale e un approccio più flessibile alla tassazione potrebbero aprire nuove frontiere per gli investitori e per l’economia nel suo complesso.