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Il mistero di Equilivaz: la tragica fine di una giovane francese in Valle d’Aosta
La tranquilla vita di montagna è stata scossa dalla tragica scoperta di una giovane francese ritrovata senza vita in una chiesetta abbandonata di Equilivaz, un piccolo villaggio sopra La Salle, tra Aosta e Courmayeur. La vittima, una ragazza di 22 anni originaria della zona di Lione, era scomparsa da giorni. I familiari hanno riconosciuto la loro cara da una fotografia, confermando ai carabinieri di non aver avuto più sue notizie da quando aveva intrapreso un viaggio attraverso l’Europa assieme al suo ragazzo.
Il corpo è stato scoperto da un passante in posizione supina, senza documenti né cellulare, rendendo inizialmente difficile l’identificazione. La giovane presentava una ferita da taglio all’addome e un profondo taglio sul collo, quest’ultimo risultato fatale. Il medico legale Roberto Testi, nelle sue prime dichiarazioni, ha indicato che le ferite sono state inflitte con un coltello, generando sospetti su un possibile coinvolgimento di terze parti nell’accaduto.
Ricerche e dubbi: il ruolo del furgone misterioso
Il ritrovamento di una pietra insanguinata e tracce di sangue vicine al luogo del ritrovamento, insieme ai segni di trascinamento verso la cappella, suggeriscono che il crimine possa essere stato commesso altrove. I testimoni hanno fornito descrizioni di un giovane corrispondente al compagno della vittima, che potrebbe essere stato l’ultimo a vederla in vita. Tuttavia, l’attenzione si è focalizzata su un furgone rosso, visto parcheggiato vicino al luogo del ritrovamento, che ha sollevato ulteriori interrogativi.
Nonostante le indagini approfondite, compreso il controllo delle immagini delle telecamere di sorveglianza e la perlustrazione delle possibili vie di fuga verso Francia e Svizzera, il mistero del furgone e del compagno della ragazza rimane irrisolto. Un testimone ha messo in dubbio l’esistenza del furgone, raccontando di aver visto due giovani, corrispondenti alla descrizione della coppia, chiedere indicazioni per un supermercato e la fermata del pullman, suggerendo che potrebbero essere partiti senza usare un veicolo.
Un racconto che cambia la prospettiva
Il racconto di questo testimone, che ha avuto un breve incontro con i due giovani, offre una nuova prospettiva sull’indagine. Ha descritto il ragazzo come gentile e non violento, contrariamente a quanto si potrebbe supporre data la brutale fine della sua compagna. Questa testimonianza apre nuove domande sulle dinamiche dell’evento e sulle reali circostanze che hanno portato alla tragedia di Equilivaz.
La dichiarazione che ‘Non sembrava nemmeno uno con problemi di droghe. Con me è stato gentile. Io non credo che l’abbia uccisa’, getta luce su una possibile pista che diverge dalle ipotesi iniziali delle indagini, spostando l’attenzione su altri potenziali scenari o su altre persone che potrebbero essere coinvolte nel crimine.
L’indagine continua nel cuore delle Alpi
La morte della giovane francese rimane avvolta nel mistero, con le autorità che continuano a lavorare senza sosta per fare luce su questo caso. Tra la bellezza incontaminata della Valle d’Aosta e il silenzio dei suoi antichi villaggi, la ricerca della verità si fa strada, lasciando sperare che giustizia possa essere fatta per la vittima e i suoi cari. La comunità locale e quella internazionale restano in attesa di risposte, sperando che il velo di mistero che avvolge questa tragedia possa essere presto sollevato.
La tragedia di Equilivaz rappresenta un doloroso promemoria della vulnerabilità umana e della necessità di una maggiore sicurezza e attenzione nelle nostre comunità. Mentre le indagini procedono, il pensiero va alla famiglia della vittima, ai suoi amici e a tutti coloro che sono stati toccati da questa perdita. Il caso, con i suoi intricati dettagli e le sue svolte inaspettate, rimane un punto focale di interesse e speculazione, mantenendo alta l’attenzione sulla piccola comunità di La Salle e sulla più ampia regione alpina.