Investimenti e fiducia nel futuro dell’Italia: le parole di Giorgetti
In un contesto economico in continua evoluzione, l’Italia si trova di fronte a sfide significative ma anche a opportunità uniche. Durante l’evento “Selecting Italy – Attrazione investimenti esteri e catene regionali del valore”, organizzato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti ha evidenziato l’importanza di rispettare gli obiettivi delineati nella NaDEF presentata lo scorso autunno. “Noi vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della NaDEF che abbiamo presentato lo scorso autunno”, ha affermato Giorgetti, sottolineando la credibilità dell’Italia sul palcoscenico internazionale.
Nella città di Trieste, Giorgetti ha ribadito la necessità di sburocratizzare il sistema italiano per attrarre capitali dall’estero e prevenire la fuga delle imprese nazionali. Questo obiettivo richiede un impegno concreto per eliminare gli ostacoli normativi e burocratici che attualmente frenano gli investimenti esteri. “Quando c’è certezza uno decide dove conviene investire. Dove c’è incertezza, tendenzialmente uno scappa”, ha dichiarato il Ministro, evidenziando l’importanza di offrire un quadro di certezze a medio e lungo termine agli investitori.
La fiducia come pilastro dell’economia italiana
Il Ministro dell’Economia ha sottolineato la necessità di creare un clima di fiducia verso l’Italia, fondamentale per accrescere gli investimenti nel Paese. La fiducia nei dati fondamentali della finanza pubblica e la responsabilità nella gestione del debito sono stati individuati come elementi chiave. “In ogni occasione, ripeto come un mantra, che serve agire con prudenza e responsabilità per quanto riguarda i conti pubblici e la sostenibilità del nostro debito”, ha affermato Giorgetti, anticipando le linee guida che verranno seguite nel prossimo Documento di economia e finanza.
La gestione del debito pubblico, sia quello ereditato sia le future emissioni, rappresenta una sfida cruciale per il futuro economico dell’Italia. Il Ministro ha richiamato l’attenzione sul concetto di “debito buono”, un termine spesso utilizzato dall’ex presidente della BCE Mario Draghi, per evidenziare la necessità di una riflessione critica sulle scelte di investimento fatte in passato, come il Superbonus, senza tuttavia nominarlo direttamente.
Capitali privati e transizioni fondamentali
Di fronte alle grandi transizioni ambientale e digitale, l’Italia è chiamata a mobilitare risorse significative. Giorgetti ha sottolineato l’importanza di attrarre capitali privati che, insieme agli investimenti pubblici, possono contribuire a raggiungere gli obiettivi ambiziosi che il Paese si è prefissato. L’auspicio del Ministro è che si possa procedere verso una riflessione sul termine del 2026 per la conclusione delle opere previste dal PNRR, evidenziando come la rigidità delle attuali scadenze possa non essere sempre sinonimo di efficienza negli interventi.
Infine, Giorgetti ha messo in luce la necessità di focalizzarsi sui risultati, piuttosto che sull’osservanza scrupolosa dei processi. “Non è che non vogliamo rendicontare”, ha concluso, “ma non bisogna avere un’attenzione maniacale ai processi senza considerare i risultati”. Questa visione apre a una riflessione più ampia sull’efficacia delle politiche di investimento e sulla capacità di adattamento dell’Italia alle esigenze di un’economia globale in rapido cambiamento.
Le parole del Ministro Giorgetti a Trieste rappresentano quindi non solo un impegno verso la stabilità e la crescita economica dell’Italia, ma anche un invito a considerare le opportunità e le sfide future con un approccio pragmatico e orientato ai risultati. In questo scenario, la fiducia dei risparmiatori e degli investitori internazionali si conferma come un pilastro fondamentale su cui costruire il cammino verso il rilancio economico del Paese.