Tragedia in Mozambico: naufragio peschereccio con oltre 90 vittime
Una tragedia marittima si è consumata al largo delle coste settentrionali del Mozambico, dove un peschereccio sovraffollato, utilizzato impropriamente come traghetto, è affondato causando la morte di almeno 90 persone, tra cui diversi bambini. L’incidente, avvenuto domenica, ha visto le autorità della provincia di Nampula mobilitarsi per i soccorsi, riuscendo a salvare solamente cinque dei più di 130 passeggeri a bordo.
Il Mozambico, nazione dell’Africa sud-orientale situata di fronte al Madagascar e confinante a sud con il Sudafrica, si ritrova a fare i conti con una delle peggiori tragedie marittime degli ultimi anni sul suo territorio. Le cause esatte dell’affondamento non sono state immediatamente chiarite, ma le prime indagini suggeriscono che l’eccessivo numero di persone a bordo e l’inadeguatezza dell’imbarcazione per il trasporto di passeggeri siano stati fattori determinanti nella tragedia.
Un esodo motivato da una crisi sanitaria
Secondo quanto riportato dall’emittente portoghese RTP, i passeggeri del fatidico peschereccio erano in viaggio dalla città costiera di Lunga all’isola di Mozambico, spinti dalla necessità di sfuggire a un’epidemia di colera che da mesi affligge diverse nazioni dell’Africa meridionale. L’UNICEF ha definito l’attuale epidemia la peggiore degli ultimi venticinque anni, con circa 13.700 casi registrati solo in Mozambico da ottobre del 2023, di cui 30 risultati mortali. Le alluvioni che hanno colpito vari paesi hanno aggravato le già precarie condizioni dei sistemi di distribuzione e scolo dell’acqua, contribuendo alla diffusione della malattia. Un terzo dei casi di colera si è verificato proprio nella provincia di Nampula.
La situazione nella provincia di Nampula ha subito un ulteriore peggioramento negli ultimi anni a causa delle azioni del gruppo terroristico islamista Ahlu Sunna wal Jamaa nella vicina provincia di Cabo Delgado. L’insurrezione, iniziata circa sei anni fa, ha già mietuto la vita di più di 4.000 persone, provocando anche lo sfollamento di quasi un milione di individui. Questo contesto di violenza e instabilità ha reso ancora più disperate le condizioni di vita dei cittadini, spingendoli a rischiare viaggi pericolosi in cerca di sicurezza.
Le reazioni e le misure future
La comunità internazionale e locale si è immediatamente mobilitata in seguito alla notizia del disastro, esprimendo cordoglio e solidarietà alle famiglie delle vittime. Questo incidente ha messo in luce la crescente pressione sui mezzi di trasporto marittimo in aree afflitte da crisi umanitarie, sottolineando la necessità di interventi urgenti per garantire la sicurezza e l’adeguatezza delle imbarcazioni utilizzate per il trasporto di persone.
Il governo del Mozambico, insieme agli organismi internazionali, è chiamato ora a rivedere le normative relative al trasporto marittimo di passeggeri, per prevenire che tragedie simili possano ripetersi in futuro. Parallelamente, la lotta contro l’epidemia di colera e la crisi umanitaria nella provincia di Cabo Delgado richiedono un rafforzamento delle misure sanitarie e di sicurezza, per proteggere le vite dei cittadini e offrire loro condizioni di vita dignitose.
L’affondamento del peschereccio in Mozambico non è solo una tragedia marittima, ma anche un drammatico promemoria delle molteplici sfide che il paese e l’intera regione dell’Africa meridionale devono affrontare. La comunità internazionale è chiamata a unire le forze per sostenere il Mozambico in questo momento di dolore, lavorando insieme per affrontare le radici profonde delle crisi che costringono le persone a intraprendere viaggi pericolosi in cerca di un rifugio sicuro.