Il Potere delle Tessere Gratis: La Rete di Relazioni di Salvatore Gallo
In un contesto dove il potere e l’influenza si intrecciano spesso con favoritismi e regalie, la figura di Salvatore Gallo emerge prepotentemente all’attenzione pubblica e giudiziaria. Ex presidente della Sitaf, Gallo non ha esitato a usare le sue posizioni vantaggiose per tessere una vasta rete di relazioni, distribuendo tessere per il pedaggio gratuito sull’autostrada A32 a una cerchia selezionata di professionisti, tra cui avvocati, politici, medici e giornalisti. Questa pratica, sebbene Gallo non ricopra più ruoli ufficiali all’interno della società autostradale, non ha visto una fine, rivelando un modus operandi intricato e premeditato.
«Ma davvero me l’hai fatto di nuovo? Pensavo che non potessi più perché non sei più presidente della Sitaf», si sorprende un noto medico in pensione, evidenziando come queste “cortesie” fossero note e attese. La distribuzione di questi privilegi, tuttavia, non è un gesto gratuito. Dietro c’è l’intento chiaro di mantenere e rafforzare legami e consensi, strategia che Gallo non ha mai nascosto, anzi, ha esplicitato nelle sue comunicazioni: «Tieni caldi i tuoi amici… e i rapporti perché ci servono sempre…».
Un Intreccio di Benefici e Consenso Politico
L’operazione Echidna, condotta dai Ros, ha messo in luce come queste pratiche di favoritismi non fossero isolate ma parte di una strategia più vasta. Secondo gli investigatori, il regalo dei telepass pagati dalla Sitaf serviva a Gallo per costruire una rete capillare di relazioni, con l’obiettivo di fidelizzare una cerchia di persone influenti che potessero essere mobilizzate a sostegno delle sue ambizioni politiche, in particolare per raccogliere voti o tesserati per IdeaTo, associazione a lui vicina.
Non c’è distinzione di schieramento politico nei beneficiari delle tessere: tra questi, si trovano figure appartenenti a diversi ambienti, inclusi ex esponenti della Lega e della Democrazia Cristiana. Questa varietà testimonia la volontà di Gallo di estendere la sua influenza ben oltre i confini del suo partito di appartenenza, il Partito Democratico, cercando di costruire una base di supporto trasversale e eterogenea.
Rischi e Accuse
Nel tessere questa rete di relazioni, però, Gallo e i suoi fedeli in Sitaf hanno dovuto navigare in acque pericolose. «Rischiamo di scivolare su una buccia di banana perché c’ho un’ispezione in corso», confessa uno dei suoi uomini di fiducia all’interno della società autostradale, sottolineando i rischi legati alla gestione poco trasparente delle tessere. L’accusa di peculato si è affacciata sullo scenario, anche se la situazione giudiziaria si è mantenuta ambigua, con la possibilità che tali pratiche fossero in qualche modo tollerate o addirittura consentite.
Nonostante le incertezze e le zone d’ombra emerse nelle carte dell’inchiesta, la strategia di Gallo sembra essere stata efficace, almeno fino a un certo punto. «Me le hai trovate un po’ di preferenze?», chiede con noncuranza a un medico beneficiario del telepass gratuito, pochi giorni prima delle elezioni comunali, svelando così una faccia della politica fatta di favoritismi e scambi di convenienza, lontana dall’etica del servizio pubblico.
Le attività di Salvatore Gallo e le dinamiche interne alla Sitaf offrono uno spaccato su come le relazioni di potere possano influenzare le pratiche amministrative e le decisioni politiche. Tra tessere gratuite, favoritismi e un intricato sistema di scambi, emerge una realtà complessa, dove i confini tra il lecito e l’illecito appaiono sfumati, generando dibattiti e interrogativi sulla natura stessa dell’agire politico e amministrativo nella società contemporanea.