In un momento storico in cui la questione della maternità surrogata si impone all’attenzione globale, l’Italia si appresta a compiere un passo significativo. La ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella, ha annunciato l’obiettivo di rendere la gestazione per altri (Gpa) un reato universale entro la fine dell’anno. Un’iniziativa legislativa, capitanata dalla deputata Carolina Varchi (Fdi), mira a perseguire penalmente chiunque, cittadino italiano, ricorra a tale pratica all’estero. Questo disegno di legge, già approvato alla Camera lo scorso luglio, attende ora il vaglio del Senato. ‘Sono ottimista’, ha dichiarato Roccella, esprimendo fiducia in una rapida conversione in legge del provvedimento.
Una testimonianza che scuote le coscienze
Olivia Maurel, nata 32 anni fa da una gestazione per altri negli Stati Uniti, è diventata uno dei volti più noti della campagna contro la maternità surrogata. La sua storia, condivisa durante il convegno alla Lumsa di Roma organizzato nell’ambito della Dichiarazione di Casablanca, ha messo in luce le complesse questioni etiche e personali legate a questa pratica. ‘Il trauma dell’abbandono ha scavato dentro di me’, ha confessato Olivia, ripercorrendo le difficoltà emotive e psicologiche affrontate a causa della sua nascita da utero in affitto.
Le parole di Olivia Maurel
Olivia non ha esitato a condividere la sua esperienza dolorosa, sottolineando come la surrogazione di maternità trasformi i bambini in merce e le donne in strumenti per la riproduzione. La sua lotta per la verità sulle proprie origini l’ha portata a diventare portavoce della Dichiarazione di Casablanca e testimonial contro la Gpa a livello internazionale. ‘Vorrei che nessun altro bambino soffrisse come ho sofferto io’, ha dichiarato, evidenziando i rischi e le implicazioni morali della gestazione per altri.
La posizione italiana nel contesto internazionale
L’Italia, con la proposta di legge in discussione, potrebbe diventare il primo Paese al mondo a introdurre il concetto di reato universale per la maternità surrogata. Questa mossa legislativa rappresenta un tentativo di rispondere alle complesse sfide etiche sollevate dalla pratica della Gpa, ponendo l’accento sulla protezione dei diritti dei bambini e sul rispetto della dignità delle donne. La ministra Roccella e i sostenitori del disegno di legge ritengono che solo un’azione legale rigorosa possa fungere da deterrente efficace contro una pratica controversa e moralmente discutibile.
Il futuro della maternità surrogata
La testimonianza di Olivia Maurel e l’imminente legislazione italiana segnano un momento cruciale nel dibattito globale sulla maternità surrogata. Mentre alcuni vedono nella Gpa un’opportunità per realizzare il desiderio di genitorialità, altri, come Olivia e la coalizione rappresentata dalla Dichiarazione di Casablanca, mettono in guardia contro le implicazioni etiche e le sofferenze nascoste dietro questa pratica. La sfida per i legislatori e la società è di trovare un equilibrio tra la libertà individuale e la protezione dei diritti e del benessere dei più vulnerabili.
L’Italia si appresta dunque a compiere un passo significativo, che potrebbe non solo ridefinire il quadro legale attorno alla maternità surrogata ma anche influenzare il dibattito internazionale su questa complessa questione etica. La storia di Olivia Maurel e la sua incrollabile determinazione a diffondere la verità sulla surrogazione di maternità rappresentano un potente promemoria delle profonde questioni umane al centro di questo dibattito.