La Francia ha annunciato un incremento significativo del suo supporto militare all’Ucraina, segnando una nuova fase nel suo impegno nel conflitto in corso. Dopo aver proposto l’invio di truppe e aver fornito missili da crociera SCALP e bombe guidate Hammer, Parigi si appresta ora a inviare missili terra-aria Aster 30 e un quantitativo rilevante di vecchi veicoli blindati VAB. Queste mosse riflettono una strategia più ampia volta a sostenere Kiev contro le forze russe, nonostante le recenti perdite subite dalle attrezzature militari fornite precedentemente.
Un sostegno che si evolve: dai missili alle blindo
I missili Aster 30, necessari per rifornire la batteria del sistema di difesa SAMP/T già fornito in cooperazione con l’Italia, rappresentano solo una parte del pacchetto di assistenza. Nonostante le notizie sulla distruzione di almeno un lanciatore di questo sistema, la Francia non ha esitato a promettere ulteriori componenti. In parallelo, l’annuncio del ministro della Difesa francese, Lecornu, sull’invio in Ucraina di centinaia di veicoli blindati VAB, dismessi dall’esercito francese, sottolinea l’intenzione di Parigi di fornire supporto tangibile sul campo. Questi veicoli, utilizzati sin dal 1979 e in parte distrutti durante la controffensiva ucraina del 2023, dimostrano la vulnerabilità ma anche la determinazione francese nel sostenere l’Ucraina.
Aumento della produzione militare e indipendenza europea
L’incremento delle forniture militari si accompagna a un impegno del governo francese a spingere la propria industria bellica verso un aumento della produzione. La collaborazione con la Danimarca per la consegna di 78 obici CAESAR all’Ucraina, con annessi 80 mila proiettili da 155mm, evidenzia questo sforzo, sebbene comporti la sottrazione di risorse ai reggimenti d’artiglieria francesi. Inoltre, durante una conferenza stampa, Lecornu ha ribadito l’importanza per i paesi europei di ridurre la dipendenza militare dagli Stati Uniti, promuovendo una maggiore autonomia nella sicurezza del continente. Questa posizione riecheggia le dichiarazioni del presidente Macron sull’eventualità di invio di truppe di terra in Ucraina, sottolineando un cambio di paradigma nella politica di difesa europea.
Dialogo franco-russo e solidarietà internazionale
Nel contesto di un supporto incondizionato a Kiev, il ministro della Difesa francese ha tenuto una conversazione telefonica con il suo omologo russo, Sergey Shoigu, condannando l’attacco terroristico avvenuto nella regione di Mosca e esprimendo solidarietà alle famiglie delle vittime. La Francia ha mostrato apertura alla cooperazione nella lotta contro il terrorismo e ha invitato la Russia a non strumentalizzare l’attacco per fini politici. Nonostante le tensioni, Parigi continua a cercare vie di dialogo, pur mantenendo fermo il proprio sostegno all’Ucraina.
La risposta internazionale al conflitto
La Francia non è l’unico paese ad intensificare il proprio impegno militare a favore dell’Ucraina. Anche la Germania ha annunciato l’invio di ulteriori veicoli da combattimento e missili, segno di una risposta internazionale coordinata contro l’aggressione russa. Questo sostegno collettivo si traduce in una vasta gamma di materiali militari forniti a Kiev, inclusi carri armati, droni da ricognizione, e munizioni, enfatizzando l’importanza di una solida alleanza tra i paesi europei e l’Ucraina per fronteggiare le sfide di sicurezza attuali.
L’impegno della Francia e dei suoi alleati riflette la complessità e l’urgenza della situazione in Ucraina, dove il sostegno militare internazionale si rivela cruciale per resistere all’invasione russa. In questo contesto, le dichiarazioni e le azioni di Parigi sottolineano l’importanza di una difesa comune europea e di una cooperazione internazionale più stretta per garantire la pace e la sicurezza nel continente.