![Riforma dei taxi e NCC: Salvini introduce nuove regole nel trasporto pubblico 1 20240404 204450](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240404-204450.webp)
La riforma dei taxi e NCC: Salvini presenta le nuove regolamentazioni
Il panorama dei trasporti italiani è sul punto di vivere un significativo cambiamento, con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, che ha recentemente presentato le bozze di tre decreti attuativi destinati a riformare i settori dei taxi e dei Noleggi con Conducente (NCC). Questa mossa ha suscitato un ampio dibattito e non poche polemiche, soprattutto tra gli operatori NCC, che temono possa rappresentare una minaccia per la sopravvivenza del loro settore. Il ministro Salvini ha esposto le linee guida della riforma alle associazioni degli autisti, enfatizzando come le nuove norme siano il frutto di un lungo periodo di consultazioni e dialogo con le parti interessate. Tra le novità più rilevanti, spicca la modifica al ‘minimum waiting time’ per gli NCC, ridotto da 60 a 30 minuti, benché questa correzione non sia stata considerata sufficiente dalle imprese di noleggio.
Un registro contro l’abusivismo e novità per il foglio di servizio elettronico
Uno degli aspetti cardine della riforma è l’introduzione del Registro Elettronico Nazionale (Ren), al quale dovranno iscriversi tutte le imprese operanti nel settore taxi e NCC. Questo strumento, finalizzato a combattere l’abusivismo, rappresenta un primo passo verso una maggiore trasparenza e regolamentazione del mercato. Il secondo decreto riguarderà invece il Foglio di servizio elettronico per gli NCC, che dovranno indicare in anticipo i dettagli dei servizi offerti, inclusi orari e dati dei clienti. Tuttavia, l’implementazione di queste disposizioni e le regole relative alle piattaforme tecnologiche di intermediazione sono previste non prima del 2025, a causa dell’inevitabile iter burocratico e legislativo.
Le piattaforme tecnologiche al centro della riforma
Un terzo decreto mira a regolare specificatamente l’attività delle piattaforme tecnologiche di intermediazione, un campo che negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale. Secondo quanto riportato, le applicazioni non solo potranno fungere da intermediari, ma avranno anche la possibilità di agire direttamente come vettori, offrendo soluzioni di trasporto. Questo apre a un nuovo modello di business, in cui le piattaforme potranno competere o integrarsi con i servizi tradizionali, come le cooperative di taxi.
Le reazioni e le prospettive future
La presentazione dei decreti da parte del Ministro Salvini non ha placato le acque, con le associazioni NCC che continuano a esprimere preoccupazioni per il futuro del settore. La riduzione del tempo di attesa minimo è stata accolta come un passo nella giusta direzione, ma ritenuta non sufficiente a mitigare gli effetti che la riforma potrebbe avere sulla competitività e sulla sopravvivenza delle imprese esistenti. D’altro canto, l’introduzione di misure contro l’abusivismo e la regolamentazione delle piattaforme tecnologiche sono viste come elementi positivi che potrebbero portare a un mercato dei trasporti più equo e controllato. Resta da vedere come queste normative si tradurranno in pratica e quale impatto avranno sul delicato equilibrio tra innovazione e tradizione nel settore dei trasporti pubblici. La riforma dei settori taxi e NCC rappresenta quindi un punto di svolta che richiederà un’attenta osservazione nei prossimi anni, con la speranza che le misure adottate possano effettivamente contribuire a un miglioramento del servizio offerto ai cittadini, senza sacrificarne la varietà e la competitività.