Salvini tra difesa e rilancio: “Io con l’Ucraina e antifascista”
In una recente intervista rilasciata a Libero, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha preso le distanze dall’accordo precedentemente siglato con il partito di Vladimir Putin, sottolineando la sua posizione a favore dell’Ucraina e ribadendo un’impostazione politica che si discosta dalle tradizionali etichette di destra o sinistra. Salvini ha chiarito che, sebbene in passato avesse espresso stima nei confronti del presidente russo, l’invasione dell’Ucraina ha rappresentato una svolta decisiva, portandolo a condannare le azioni della Russia.
Nonostante le critiche ricevute, il leader della Lega ha difeso la coerenza della sua posizione, ricordando come anche figure politiche italiane di spicco negli anni abbiano mantenuto rapporti con la Russia. Tuttavia, ha enfatizzato come l’aggressione militare abbia tracciato una linea netta, spingendolo ad allinearsi senza riserve a favore dell’Ucraina e contro ogni forma di fascismo e comunismo, definendosi piuttosto come un liberale.
Un accordo “in essere” ma non più attuale
La questione dell’accordo con Russia Unita, siglato nel 2007, ha sollevato non poche polemiche, soprattutto in relazione alla mancata rescissione formale dello stesso. Salvini ha sottolineato come, di fatto, tale accordo non abbia più validità pratica dalla scadenza del periodo iniziale di cinque anni, non essendo stata rinnovata esplicitamente. Questa posizione sembra voler chiudere il capitolo di un’intesa che prevedeva uno scambio di informazioni su temi d’attualità, ma che oggi appare in netto contrasto con l’attuale contesto geopolitico.
Il ministro ha inoltre colto l’occasione per riaffermare il sostegno incondizionato della Lega nei confronti dell’Ucraina, evidenziando come il partito abbia sempre votato a favore degli aiuti a Kiev. Salvini ha anche espresso apprezzamento per le parole di Marine Le Pen, sottolineando il diritto alla difesa di chi viene aggredito.
La Lega verso le europee e l’unità con Meloni
Riguardo le prossime elezioni europee, Salvini si mostra ottimista sulle prestazioni della Lega, nonostante i sondaggi attuali non riflettano i picchi di successo del passato. La fiducia nel recupero del consenso si basa anche sull’alleanza consolidata con Giorgia Meloni, con cui condivide una visione di politica nazionale e europea, nonostante le differenze culturali tra i due partiti.
Il dialogo con Meloni emerge come un punto di forza nella strategia politica di Salvini, puntando a un rafforzamento reciproco in vista degli impegni elettorali futuri. La collaborazione tra i due leader è vista come cruciale per affrontare le sfide politiche sia in Italia che a livello europeo.
Salvini: una figura complessa tra personale e politico
Salvini ha inoltre toccato temi più personali, riflettendo sulla sua natura permalosa ma non vendicativa, e sull’importanza della lealtà in politica come nella vita privata. Ha annunciato l’uscita di un nuovo libro, Controvento, che promette di essere una riflessione sui suoi principi e sul suo percorso politico.
La sua posizione sull’autonomia, tema caro al leader della Lega, non sembra essere mutata nonostante le accuse di aver privilegiato il nazionalismo. Salvini, infatti, ha riconosciuto l’influenza di Umberto Bossi nella sua formazione politica, ricordando come l’impegno per l’autonomia regionale resti un pilastro della sua visione politica.
Con queste dichiarazioni, Salvini cerca di riaffermare la sua identità politica e personale, in un momento in cui la scena politica italiana si mostra particolarmente fluida e imprevedibile, con le elezioni europee all’orizzonte e il contesto internazionale in rapida evoluzione.