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La mobilitazione della Cgil: diritti, sicurezza e equità fiscale al centro
La questione del diritto allo sciopero e le ragioni che spingono alla mobilitazione sono state recentemente al centro di un vivace dibattito in Italia, catalizzate dalle dichiarazioni di Maurizio Landini, segretario generale della Cgil. Intervistato da Giovanni Floris nel programma “diMartedì” su La7, Landini ha puntato il dito contro le incomprensioni manifestate da alcuni settori politici, in particolare da Matteo Salvini, riguardo alla natura e alle finalità dello sciopero.
“Lo sciopero è un diritto e la cosa che non ha capito Salvini è che quando uno sciopera rinuncia al suo stipendio, non lo fa gratis e non va in vacanza, lo fa perché pensa al bene di questo Paese”, ha affermato Landini, ribadendo la funzione sociale e politica di questa forma di protesta. La mobilitazione annunciata per l’11 aprile da Cgil e Uil si inserisce in questo quadro, con l’obiettivo di porre all’attenzione pubblica temi cruciali quali la salute e la sicurezza sul lavoro, la riforma fiscale, l’aumento dei salari, e una maggiore equità nel sistema tributario italiano.
Salute e sicurezza sul lavoro: una priorità irrinunciabile
La sicurezza sul posto di lavoro rappresenta uno dei cavalli di battaglia della Cgil, che denuncia una situazione preoccupante in termini di infortuni e morti. La precarietà lavorativa, spesso indicata come una piaga del sistema occupazionale italiano, contribuisce a aggravare questo quadro. “Il male assoluto è il livello di precarietà assurdo che si è determinato, che porta ad aumentare anche il numero degli infortuni e dei morti sul lavoro”, ha evidenziato Landini, sottolineando l’urgenza di intervenire con politiche mirate alla creazione di occupazione stabile e sicura.
La manifestazione dell’11 aprile si pone quindi come un momento di sensibilizzazione e pressione sui policy maker per indirizzare l’attenzione verso la tutela dei lavoratori, spesso esposti a rischi e condizioni lavorative non adeguatamente regolamentate o controllate.
Una lotta per l’equità fiscale
Altro tema caldo al centro della mobilitazione riguarda la riforma fiscale. La Cgil denuncia un sistema tributario che grava in modo sproporzionato su lavoratori dipendenti e pensionati, i quali si trovano a contribuire maggiormente al sostegno delle spese pubbliche rispetto ad altri soggetti economici. “A parità di reddito si devono pagare le stesse tasse, in un Paese che vede aumentare i profitti e calare i salari e le pensioni e in cui la povertà continua ad aumentare”, ha rimarcato Landini. La critica si estende alla gestione delle evasioni fiscali, con un’accusa diretta verso le politiche di condoni e sanatorie che finirebbero per favorire chi elude il sistema, a discapito di chi le tasse le paga regolarmente.
La necessità di una riforma che assicuri maggiore giustizia e equità fiscale è dunque uno dei pilastri della protesta, che mira a stimolare un dibattito aperto e costruttivo sulle politiche fiscali italiane, spesso oggetto di critiche per la loro complessità e per le disuguaglianze che producono.
La voce dei lavoratori in piazza
L’appuntamento dell’11 aprile si annuncia come un momento significativo di partecipazione civica, attraverso il quale Cgil e Uil intendono far risuonare le istanze di lavoratori e pensionati. La mobilitazione non si configura solo come una protesta, ma come un’occasione per proporre e richiedere cambiamenti concreti in termini di politiche del lavoro, sicurezza e giustizia fiscale. Questa iniziativa si inserisce in un più ampio contesto di rivendicazioni sociali che chiedono una redistribuzione più equa delle risorse e un impegno rinnovato per la tutela dei diritti dei lavoratori.
La strada verso il raggiungimento di questi obiettivi appare complessa e costellata di sfide. Tuttavia, la determinazione mostrata da sindacati e lavoratori sottolinea l’importanza di continuare a lottare per un sistema più giusto e inclusivo. La mobilitazione dell’11 aprile si pone dunque non solo come un evento di protesta, ma come un passo fondamentale nel dialogo tra società civile e istituzioni, con l’obiettivo di costruire un futuro migliore per tutti i cittadini italiani.