L’oro brilla nel panorama degli investimenti globali
Nel contesto attuale dell’economia globale, l’oro continua a confermarsi come il bene-rifugio per antonomasia, registrando quotazioni in costante ascesa. Nel corso dell’ultima seduta, nonostante la chiusura dei mercati europei, il metallo prezioso ha raggiunto un nuovo picco, toccando i 2.265,73 dollari l’oncia, battendo il precedente record. Solo un anno fa, il valore si attestava a 1.962,96 dollari l’oncia, dimostrando una crescita significativa del 15,42% negli ultimi dodici mesi. Sebbene tale incremento possa sembrare modesto rispetto ad altri mercati, come quello azionario che ha visto Piazza Affari crescere del quasi 32% nello stesso periodo, per l’oro si tratta di un risultato notevole.
Questa tendenza ascendente viene alimentata principalmente dalle previsioni di un imminente taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Un simile scenario, secondo gli esperti, potrebbe indebolire il dollaro e influenzare positivamente le quotazioni dell’oro. Di conseguenza, si assiste a un aumento delle scommesse da parte di fondi e investitori sul metallo giallo.
Strategie e previsioni degli esperti
Bart Melek, amministratore delegato e capo della strategia globale sulle materie prime presso Td Securities e riconosciuto guru del settore, prevede che le quotazioni dell’oro possano stabilizzarsi sopra i 2.300 dollari l’oncia per l’intero secondo trimestre dell’anno. Questa aspettativa si basa sull’anticipazione di un nuovo flusso di investimenti verso l’oro da parte dei fondi Etf e dei trader discrezionali, che finora hanno partecipato solo marginalmente al rally dell’oro. La dinamica degli investimenti potrebbe subire una significativa accelerazione man mano che le banche centrali procederanno al taglio dei tassi d’interesse.
Il ruolo cruciale degli investitori cinesi
Non si può ignorare l’importanza degli investitori cinesi in questo scenario. La crisi nel settore immobiliare cinese, unita a un contesto di stagnazione dei consumi e di rallentamento delle esportazioni, ha portato a una riconsiderazione delle strategie d’investimento. In questo quadro, una quota crescente di capitali cinesi sembra orientarsi verso l’oro, considerato un porto sicuro in tempi di incertezza. Le banche centrali, influenzate dai tagli ai tassi previsti per il futuro prossimo, sono anch’esse spinte ad aumentare le proprie riserve in oro, contribuendo così alla domanda e al conseguente rialzo delle quotazioni.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, sono già visibili i primi segnali di un interesse crescente verso gli Etf legati all’oro. Questi fondi d’investimento, che detengono fisicamente il metallo prezioso o investono in titoli ad esso correlati, potrebbero attrarre una quota significativa dei capitali in cerca di alternative ai bond governativi. La volatilità dei mercati e il rischio di acquistare azioni di società aurifere ai massimi storici, come Rio Tinto, Newmont Corporation, Barrick Gold, Wheaton Precious Metals e Franco-Nevada Corp, rendono gli Etf un’opzione particolarmente attraente per gli investitori.
Prospettive future dell’investimento in oro
La prospettiva di un taglio del tasso di riferimento da parte della Fed già a giugno, nonostante le reticenze espresse dal suo presidente Jerome Powell, potrebbe ulteriormente riscaldare le quotazioni dell’oro. Se le previsioni degli esperti si concretizzassero, i recenti aumenti di prezzo potrebbero rappresentare solo l’inizio di un trend ascendente ancora più marcato per il metallo prezioso.
In conclusione, l’oro si conferma una delle scelte predilette dagli investitori globali, in un contesto caratterizzato da incertezze economiche e finanziarie. La combinazione di fattori macroeconomici, le strategie delle banche centrali e il crescente interesse da parte degli investitori cinesi e dei fondi Etf sembrano delineare un futuro luminoso per il metallo giallo, consolidandone il ruolo di bene-rifugio per eccellenza nel panorama degli investimenti globali.