![Il Garante della Privacy italiano e le criticità di Worldcoin: una sfida normativa ed etica 1 20240402 182949](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240402-182949.webp)
Il Garante della Privacy italiano pone sotto la lente Worldcoin
Il progetto Worldcoin, lanciato nel 2019 con l’ambizione di tracciare l’umanità utilizzando la scansione dell’iride e simultaneamente creare una nuova rete finanziaria basata sulla cryptovaluta WLD, si trova ora ad affrontare un significativo ostacolo in Italia. Il Garante della Privacy italiano ha infatti sollevato preoccupazioni riguardo la conformità di Worldcoin con le normative europee sulla protezione dei dati, evidenziando potenziali violazioni del GDPR (General Data Protection Regulation).
La posizione dell’autorità italiana emerge chiara: l’informativa sulla privacy fornita da Worldcoin non soddisfa i requisiti previsti dalle rigide norme europee in materia di dati personali e biometrici. La principale critica riguarda la natura dell’informativa, ritenuta insufficiente a costituire una “base giuridica valida” per il trattamento dei dati biometrici degli utenti. Inoltre, la promessa di ricevere criptovalute gratuite come incentivo all’iscrizione viene vista come un fattore che potrebbe indebolire la libertà e l’indipendenza del consenso degli utenti.
Preoccupazioni sulla privacy e il consenso degli utenti
Un altro punto critico sollevato dal Garante riguarda la mancanza di misure per prevenire l’iscrizione di minorenni al servizio. Questa lacuna rappresenta una grave preoccupazione in termini di protezione dei dati e privacy dei più giovani, potenzialmente esponendoli a rischi non trascurabili legati al trattamento dei loro dati biometrici.
Il meccanismo di funzionamento di Worldcoin prevede che, dopo un’iniziale identificazione tramite la scansione dell’iride effettuata da un dispositivo denominato Orb, gli utenti possano associare il loro account registrato attraverso la World App a un portafoglio digitale. Questo processo, tuttavia, presuppone la disponibilità di un codice univoco, senza il quale non è possibile utilizzare la valuta digitale WLD.
L’applicazione di Worldcoin e le implicazioni per gli utenti italiani
Sebbene l’Orb di Worldcoin non sia ancora stato introdotto in Italia, l’applicazione è già disponibile sugli store, permettendo agli utenti di procedere con la registrazione. Questa fase prevede l’inserimento del numero di cellulare e la successiva accettazione delle condizioni d’uso e dell’informativa sulla privacy, culminando con l’assegnazione di un bonus in WLD in segno di benvenuto.
La questione sollevata dal Garante della Privacy italiano riflette una crescente preoccupazione a livello europeo riguardo l’adozione di tecnologie che implicano il trattamento di dati biometrici senza adeguate garanzie di privacy e sicurezza. Questa cautela si è già manifestata in precedenza con il caso di Clearview AI, un sistema di riconoscimento facciale che, nonostante sia utilizzato da forze dell’ordine negli Stati Uniti, non ha trovato terreno fertile in Italia né in altri Paesi dell’Unione Europea a causa delle stringenti normative sulla privacy.
Il futuro di Worldcoin in Italia: tra innovazione e normativa
Il dibattito su Worldcoin pone in luce l’importanza di bilanciare l’innovazione tecnologica con il rispetto dei diritti fondamentali degli individui, in particolare riguardo alla protezione dei dati personali. La risposta di Worldcoin alle preoccupazioni espresse dal Garante della Privacy sarà cruciale per determinare se e come il progetto potrà operare nel contesto normativo italiano ed europeo.
La vicenda sottolinea, inoltre, l’essenziale ruolo delle autorità di regolamentazione nel moderare l’introduzione di nuove tecnologie sul mercato, garantendo che l’avanzamento tecnologico non avvenga a discapito della sicurezza e della privacy degli utenti. La sfida per Worldcoin sarà quella di adeguarsi alle rigorose normative europee, senza compromettere le proprie ambizioni di innovare il panorama finanziario e tecnologico globale.