![Papa Francesco e la Via Crucis: un messaggio di speranza e sofferenza 1 20240402 085709](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240402-085709.webp)
La scelta di Papa Francesco: la Via Crucis seguita da Casa Santa Marta
Nel silenzio che avvolge il Vaticano, una decisione inaspettata ha interrotto la tradizione. Papa Francesco ha scelto di non partecipare fisicamente alla Via Crucis al Colosseo, un appuntamento simbolico e profondamente sentito nel cuore della cristianità, soprattutto nel periodo pasquale. La ragione? Una stanchezza così oppressiva da costringerlo a prendere questa dolorosa decisione, allo scopo di preservare la sua salute per gli impegni liturgici successivi, tra cui la Veglia e la Messa di Pasqua.
Il Pontefice, che nel pomeriggio aveva presenziato alla lunga e intensa celebrazione della Passione del Signore in San Pietro, ha avvertito una forte fatica al rientro a Casa Santa Marta. Consigliato dai medici, ha dunque optato per una rinuncia che ricorda quella di Papa Wojtyla nei suoi ultimi anni, segnati dalla battaglia contro il Parkinson. ‘Per conservare la salute in vista della Veglia e della Messa di Pasqua, Papa Francesco seguirà la Via Crucis da Casa Santa Marta’, ha comunicato il Vaticano, sottolineando una decisione presa con grande senso di responsabilità.
Un messaggio di speranza e sofferenza: le riflessioni del Papa
Nonostante l’assenza fisica, il cuore e la mente di Papa Francesco sono stati più che mai presenti nella Via Crucis. Il Pontefice ha infatti personalmente redatto le meditazioni per le quattordici stazioni, offrendo un dialogo intimo e profondo con Cristo, in cui emerge un messaggio di resilienza e speranza. ‘Cadrò nella vita, ma con l’amore potrò rialzarmi e andare avanti, come hai fatto tu che sei esperto di cadute’, scrive, in un passaggio che tocca le corde dell’animo umano, facendo eco alle sofferenze e alle cadute di ogni persona.
Queste riflessioni hanno un respiro universale, toccando temi dolorosi come la guerra, la violenza, il femminicidio, e la solitudine. Nonostante il termine ‘guerra’ sia menzionato solamente in due occasioni, l’allusione ai conflitti attuali è palpabile, portando alla mente immagini di sofferenza da Gaza, Israele, Ucraina, Siria. Papa Francesco, evitando di nominare specifici conflitti, ha scelto una strada che supera i confini geografici e politici, per abbracciare ogni forma di sofferenza umana.
La croce come simbolo di un’umanità sofferente ma resiliente
Le parole del Papa si sono trasformate in una poesia della sofferenza, ma anche della speranza, riconoscendo il dolore di ‘tanti poveri cristi’, vittime di ingiustizie, violenze e odio. Il riferimento agli ‘haters’, coloro che ‘senza conoscerti e senza conoscere la verità, emettono giudizi e condanne’, è un monito potente contro la crudeltà gratuita che troppo spesso caratterizza i nostri tempi.
Dedicando un pensiero speciale alle donne, Papa Francesco sottolinea il loro ruolo silenzioso ma fondamentale nella storia della salvezza e nella società. Sono loro, nelle parole del Pontefice, a seguire Cristo fino alla fine, portatrici di speranza e di vita, nonostante le continue discriminazioni e violenze subite. Questo messaggio si inserisce in un contesto più ampio di lotta per la giustizia e la parità, evidenziando come la figura femminile sia centrale non solo nella fede ma in ogni ambito della vita sociale e culturale.
La Via Crucis: un momento di riflessione collettiva
La Via Crucis al Colosseo si è trasformata in un momento di profonda riflessione collettiva, illuminata dalle fiaccole che hanno segnato il cammino della croce, passata di mano in mano tra suore, parroci, migranti, universitari, volontari, e persino un eremita. È stata l’occasione per riflettere sull’umanità sofferente, ma anche sulla capacità di resilienza e solidarietà che caratterizza il cammino dell’uomo sulla terra.
Le parole di Papa Francesco, pur nella sua assenza fisica, hanno lasciato un segno indelebile, invitando tutti a collaborare per un mondo più giusto e pacifico. ‘Aiutaci a collaborare e camminare assieme, custodisci la Chiesa e il mondo nella pace’, ha scritto, chiudendo le sue meditazioni con una preghiera di speranza, un appello a sciogliere i cuori induriti dalla prepotenza e dall’indifferenza. In questo contesto di sofferenza e speranza, la Via Crucis del 2023 si è rivelata un momento di intensa spiritualità, un’occasione per riflettere sul significato profondo della Pasqua e sul messaggio di amore e redenzione che essa porta con sé.