Attacco a Mosca: tra accuse e smentite, la tensione cresce
Nella giornata di ieri, la capitale russa è stata teatro di un sanguinoso attentato che ha risvegliato l’eco di una tensione internazionale palpabile. Il Cremlino, rapido nel puntare il dito, ha cercato di individuare i responsabili al di fuori dei propri confini, un gesto interpretato da molti come un tentativo di deviare l’attenzione da una grave breccia nella sicurezza interna. Nonostante la rivendicazione dell’Isis, l’intelligence russa ha alimentato la pista che porta a Kiev, senza però fornire prove concrete a sostegno di questa teoria.
Il presidente Vladimir Putin ha riconosciuto il coinvolgimento dei terroristi islamici nell’attacco, ma ciò non ha fermato la ricerca di un’ulteriore regia esterna. Alexander Bortnikov, capo dello FSB, il servizio di sicurezza russo, ha lanciato minacce di rappresaglia e ha accusato il governo ucraino, pur ammettendo la mancanza di certezze. Secondo Bortnikov, dietro l’