Decisione storica del tribunale britannico su Julian Assange
In una svolta significativa per il caso di Julian Assange, il tribunale del Regno Unito ha imposto una condizione cruciale agli Stati Uniti per procedere con l’estradizione dell’attivista australiano. Secondo le ultime sentenze, gli USA devono fornire garanzie solide sul trattamento che verrà riservato ad Assange una volta sul suolo americano, in particolare in merito al rispetto del Primo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge la libertà di espressione.
Da cinque anni Assange si trova detenuto nel Regno Unito, in attesa di risolvere la sua complicata situazione legale. È accusato di aver violato l’Espionage Act americano, una grave accusa che gli potrebbe costare fino a 175 anni di carcere. Queste accuse sono state mosse a seguito della pubblicazione di documenti riservati che hanno esposto le attività militari e diplomatiche degli USA in Afghanistan e Iraq.
Le condizioni per l’estradizione
La decisione della corte britannica sull’estradizione di Julian Assange rappresenta un momento cruciale nel dibattito sulla libertà di stampa e i diritti umani. Il tribunale ha stabilito che gli USA devono garantire che Assange non sarà sottoposto a trattamenti disumani o degradanti una volta negli Stati Uniti, in conformità con gli standard internazionali.