Julian Assange e la sospensione dell’estradizione: un nuovo capitolo giudiziario
In una mossa giuridica che ha catturato l’attenzione internazionale, l’Alta Corte di Londra ha recentemente imposto una pausa significativa nel caso di estradizione di Julian Assange verso gli Stati Uniti, offrendo al governo americano un termine di tre settimane per fornire garanzie aggiuntive. Questa decisione, annunciata nella tarda mattinata di martedì 26 marzo, apre nuove prospettive sul futuro immediato dell’attivista australiano, fondatore di WikiLeaks, attualmente detenuto nella prigione di Belmarsh da quasi cinque anni.
Le garanzie richieste dalla corte britannica si concentrano su punti chiave quali il rispetto del Primo Emendamento della Costituzione statunitense, la non discriminazione in base alla nazionalità durante il processo e l’assicurazione che ad Assange vengano concesse le stesse protezioni previste per un cittadino degli Stati Uniti, escludendo categoricamente la pena di morte.
Le parole di Stella Assange
All’uscita dal tribunale, Stella Assange, moglie dell…