Il destino di Julian Assange tra le mani dell’Alta Corte di Londra
In una giornata carica di tensione e aspettative, il destino di Julian Assange, giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, è appeso al verdetto dell’Alta Corte di Londra. La decisione, attesa per oggi, riguarda l’appello finale contro la sua estradizione negli Stati Uniti, un caso che ha suscitato dibattiti e polemiche a livello internazionale. I giudici si sono presi oltre un mese per esaminare le argomentazioni della difesa, puntando a evidenziare la natura di “persecuzione contro la legittima attività giornalistica”.
Il cuore della questione risiede nelle implicazioni che tale estradizione avrebbe non solo sul futuro di Assange ma anche sulla libertà di stampa e sul modello di giornalismo investigativo. La difesa ha sottolineato come una potenziale condanna negli USA, che potrebbe arrivare fino a 175 anni di reclusione, equivarrebbe a una negazione dei diritti fondamentali dell’individuo e della professione giornalistica.