Israele non si ferma: raid e tensioni internazionali
In un contesto di crescente tensione internazionale, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha confermato la determinazione di Israele a procedere con l’operazione di terra a Rafah, nella Striscia di Gaza, nonostante le obiezioni dell’amministrazione americana. Durante un incontro in videocollegamento con i repubblicani del Senato Usa, Netanyahu ha ribadito: «Anche se dovessimo agire da soli, non ci fermeremo». Le parole del premier hanno suscitato reazioni contrastanti, in particolare quella del leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, che ha definito Netanyahu un ostacolo per la pace, sollecitando nuove elezioni in Israele.
Parallelamente, il contesto umanitario nella Striscia di Gaza continua a peggiorare. Secondo quanto riferito dall’Ufficio Onu per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), meno della metà dei convogli umanitari previsti è riuscita a raggiungere il nord di Gaza, con solo l’11 su 24 dei convogli facilitati dalle autorità israeliane. La maggior