La nuova legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong: tra repressione e stabilità
Nella recente svolta legislativa di Hong Kong, il governatore John Lee ha sottolineato la necessità di una legge sulla sicurezza nazionale per garantire la stabilità della città. Questa misura, descritta come fondamentale per proteggere Hong Kong dalle «idee di una Hong Kong indipendente», rappresenta un’escalation significativa nella capacità del governo di reprimere il dissenso, sia locale che nei confronti del regime cinese.
Con l’introduzione della nuova legge, i reati quali l’insurrezione vedono un inasprimento delle pene, passando da una pena massima di due anni fino a dieci anni di reclusione. Viene inoltre introdotto un trattamento severo per il possesso di materiale giudicato seditizio, con pene che possono arrivare fino a tre anni di carcere. Questa legislazione lascia un ampio margine di interpretazione, sollevando preoccupazioni riguardo alla possibile formulazione arbitraria delle accuse.