Perdite durevoli di valore: Impatto dei rischi climatici sul bilancio aziendale
Con l’arrivo imminente dei bilanci d’esercizio per il 2023, amministratori e organi di controllo devono porre particolare attenzione a determinate voci contabili che potrebbero incidere in modo significativo sul risultato finale e avere rilevanza fiscale. Le ‘perdite durevoli di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali’ rappresentano uno dei punti critici da considerare attentamente durante il processo di rendicontazione.
La valutazione degli impatti finanziari dei rischi climatici
Pur non facendo riferimento esplicito ai rischi climatici, il principio OIC9, in combinazione con l’ESRS E1, si allinea al concetto di connettività dell’informativa finanziaria e alla sostenibilità del quadro normativo europeo e italiano. Questo aspetto assume una particolare importanza nell’attuale contesto in cui la rendicontazione dei rischi climatici rappresenta un tema centrale sia a livello nazionale che internazionale, come evidenziato anche da Banca d’Italia e dagli Organismi di Vigilanza.
La svalutazione di attività deve essere adeguatamente valutata nel caso in cui il valore recuperabile si attesti al di sotto del valore netto contabile. È fondamentale considerare diversi scenari che potrebbero influenzare negativamente questa valutazione, come variazioni significative dei tassi di interesse di mercato o cambiamenti che impattano l’utilizzo delle attività stesse. Questi fattori, se trascurati, potrebbero portare a una valutazione distorta delle immobilizzazioni, sia materiali che immateriali, e quindi incidere sul bilancio aziendale.
I rischi climatici, in particolare, rappresentano uno degli indicatori di perdita durevole di valore delle immobilizzazioni, in quanto possono influenzare direttamente la stima del valore residuo e della vita utile di tali attività. Questi fattori, se non attentamente valutati, potrebbero compromettere la corretta rappresentazione contabile delle attività e delle passività aziendali, mettendo a rischio la continuità operativa dell’azienda come entità funzionante. È cruciale, quindi, considerare attentamente gli impatti diretti che i rischi climatici possono avere sul bilancio e sull’informativa aziendale, in linea anche con i principi contabili internazionali come gli IAS 36 e IAS 38.