Ponte sullo Stretto: Il Rischio Sismico e la Manca Fattibilità
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, un’impresa ambiziosa e costosa, solleva dubbi significativi riguardo alla sua realizzazione senza una chiara comprensione dei rischi sismici e delle condizioni ventose della zona. Nonostante decenni di studi e progetti, il governo italiano si imbarca in questa sfida senza avere dettagli fondamentali per garantire la stabilità e la sicurezza del ponte. Con un investimento previsto tra 11,6 e 14,6 miliardi di euro fino al 2032, affidando l’opera senza gara al general contractor Eurolink, sorgono interrogativi sulla solidità dell’approccio adottato.
Secondo il parere del Comitato Scientifico, le valutazioni sismiche del progetto non tengono conto di eventi sismici di magnitudo superiore a 7.1 e mancano confronti con eventi passati in altre regioni. In particolare, la zona dello Stretto di Messina è stata colpita storicamente da terremoti devastanti, come quello del 1908 che causò decine di migliaia di vittime. L’assenza di analisi approfondite sui potenziali effetti di un maremoto rappresenta un’ulteriore criticità da non sottovalutare.
Le Sfide Legate ai Venti e alle Condizioni Climatiche
Lo Stretto di Messina è noto per essere un corridoio ventoso con raffiche che possono raggiungere livelli estremi, mettendo a dura prova la struttura del ponte proposto. Ventosità che possono assumere caratteristiche simili a un uragano, con velocità superiori ai 130-140 km/h, richiedono un’attenta valutazione delle forze in gioco. Tuttavia, Eurolink sembra mostrare resistenza nell’eseguire analisi numeriche non lineari richieste per comprendere l’impatto del vento sul ponte. Il rifiuto dell’azienda di approfondire gli effetti delle “vibrazioni eoliche” sui pendini e sul comportamento dell’impalcato sotto vento turbolento solleva dubbi sulla preparazione tecnica dell’ente incaricato.
La mancanza di trasparenza e di risposte esaustive da parte del General Contractor Eurolink, che evita di affrontare direttamente le criticità sollevate dal Comitato Scientifico, solleva preoccupazioni sulle reali intenzioni dietro questo progetto. Inoltre, il coinvolgimento del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un contesto di incertezza e mancanza di informazioni basilari, solleva interrogativi su possibili conflitti di interesse o mancanza di vigile attenzione ai dettagli tecnici e di sicurezza.