Minibond: Analisi dell’Industria Italiana nel 2023
L’industria dei minibond in Italia nel 2023 ha subito un netto calo rispetto agli anni precedenti, come riportato dall’Osservatorio Minibond della School of Management del Politecnico di Milano nel decimo Report italiano. Le emissioni di titoli di debito per importi inferiori a 50 milioni di euro si sono fermate a 1,095 miliardi di euro, registrando un calo del 42% rispetto al 2022. Questo declino è stato influenzato dall’aumento dei tassi di interesse e dalla debolezza dell’economia, con il venir meno di circa 500 milioni di euro derivati dai basket bond. Le principali ragioni dietro il collocamento dei minibond rimangono la crescita interna e il rifinanziamento del debito pregresso.
Definizione e Caratteristiche dei Minibond
Per comprendere appieno i numeri presentati nel report del 2024, è essenziale definire i minibond come titoli di debito emessi da società non finanziarie italiane per importi inferiori a 50 milioni di euro. Queste società, non quotate sui mercati accessibili agli investitori retail, utilizzano i minibond come forma di finanziamento alternativa al credito bancario. In particolare, i minibond rappresentano un’opportunità per diversificare le fonti di finanziamento e accedere al mercato degli investitori professionali. Solitamente, le società ricorrono a tali strumenti in previsione di operazioni più complesse, come il private equity o la quotazione in Borsa.
Sfide e Opportunità per il 2024
Giancarlo Giudici, direttore dell’Osservatorio Minibond, sottolinea che il 2023 è stato caratterizzato da un calo significativo delle emissioni di minibond, causato dall’incremento dei tassi di interesse, dalle incertezze sulle garanzie pubbliche e dalla frenata degli investimenti aziendali. Tuttavia, Giudici evidenzia che nel secondo semestre del 2023 si è registrato un recupero nei volumi delle emissioni, con un’ottima pipeline di opportunità in vista per il 2024. Nonostante il trend negativo, il 2023 ha visto alcuni piccoli record, come le emissioni ESG che hanno raccolto il 32% dell’intera raccolta annuale e il 26% degli investimenti tracciati proviene da banche e fondi esteri, un livello mai raggiunto in precedenza.
Il database dell’Osservatorio conta ora 1.679 emissioni di minibond da imprese italiane, per un valore totale di 9,98 miliardi di euro. Nel 2023, le emissioni hanno contribuito con 1,095 miliardi di euro da 184 operazioni, con il 39% di esse di importo inferiore ai 2 milioni di euro. La raccolta annuale è diminuita del 42%, principalmente a causa del mancato contributo dei basket bond. Le Pmi hanno raccolto 687 milioni di euro, con un valore medio delle emissioni nel secondo semestre del 2023 pari a 5,21 milioni di euro, in calo rispetto ai 7,48 milioni del primo semestre.
La percentuale di minibond quotati in borsa nel 2023 è stata dell’8%, e la durata media dei titoli è stata di 5,21 anni, in leggero ribasso rispetto al 2022. La remunerazione offerta è cresciuta in modo significativo, con una media del 7,17% per il tasso fisso e del 6,69% per quello variabile. Anche nel 2023 sono state emesse minibond (21) con cedole legate alla performance ESG dell’azienda. Va evidenziato che solo il 28% delle emissioni ha richiesto un rating da parte di agenzie autorizzate.