Spesa in Aumento, Carrelli Sempre più Vuoti: L’Analisi dei Dati Istat
Gli italiani spendono sempre di più per i consumi, ma i carrelli della spesa restano misteriosamente vuoti. L’inflazione, pur in calo, si attesta su livelli elevati, mantenendo i prezzi al dettaglio in una posizione critica. La fotografia del Paese che stringe la cinghia emerge chiaramente dai dati Istat su consumi e inflazione, allarmando associazioni dei consumatori e imprenditori. Secondo l’Istat, a gennaio le vendite al dettaglio hanno registrato un aumento dell’1% in valore su base annua, ma sono calate del 2,1% in volume, con un ulteriore calo congiunturale dello 0,1% in valore e dello 0,3% in volume.
Tendenze di Acquisto: Beni Alimentari in Salita, Beni Non Alimentari in Flessione
Le vendite di alimentari mantengono stabilità sui prezzi, ma subiscono una diminuzione del 0,4% in volume, mentre i beni non alimentari registrano una leggera flessione sia in valore (-0,1%) sia in volume (-0,2%). Analizzando i dati su base tendenziale, emerge che le vendite dei beni alimentari crescono del 2,4% in valore, ma calano del 2,8% in volume, mentre quelle dei beni non alimentari registrano un calo sia in valore (-0,2%) sia in volume (-1,6%). L’inflazione continua a giocare un ruolo significativo sull’andamento della spesa, mantenendosi su livelli ancora elevati rispetto agli anni passati. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) ha evidenziato un aumento dello 0,1% su base mensile e dell’0,8% su base annua.
Inflazione e Impatto sui Cittadini: Prezzi in Crescita per i Beni Alimentari
L’inflazione dei beni alimentari si attesta al 3,9%, creando una pressione economica considerevole sulle famiglie. Il Codacons segnala ‘segnali positivi che tuttavia non bastano’, evidenziando un aumento complessivo dei prezzi al dettaglio del +13,8% nel biennio 2022-2023. Questo aumento incide pesantemente sulle tasche dei cittadini, minando i redditi e la capacità d’acquisto. Secondo il Codacons, è necessario un’inversione di tendenza nei listini, soprattutto nei settori come gli alimentari, dove i rincari restano significativi, attestandosi intorno al 3,9%.
L’analisi dei dati Istat riflette una realtà economica complessa, dove l’inflazione e la dinamica dei consumi incidono direttamente sulle famiglie e sull’economia nazionale. Mentre i consumi aumentano in valore, la diminuzione in volume evidenzia una prudenza crescente da parte dei consumatori, forse dovuta alla costante pressione inflazionistica. La speranza è che i prezzi, specialmente in settori cruciali come quello alimentare, possano trovare una stabilità che alleggerisca il peso sulle famiglie italiane, consentendo una maggiore libertà economica e una ripresa più solida per l’intero Paese.