![Tragedia a Bologna: mamma muore con i tre bimbi, l'inferno nell'appartamento 1 20240316 061350](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240316-061350.webp)
Inferno nell’appartamento a Bologna, mamma muore con i tre bimbi
Giulia e Mattia, sul pavimento della stanza, non respiravano più. Giorgia era senza vita nel lettone della mamma. Solo il cuore di Stefania ha battuto, ma solo per un attimo ancora, quando i pompieri, dopo aver sfondato la finestra, sono riusciti a entrare nella camera da letto che andava a fuoco. In quella stanza di un palazzo alla periferia ovest di Bologna, diventata una tomba di fumo, si è consumato in una notte lo strazio di una famiglia.
Stefania Alexandra Nistor aveva 32 anni. La giovane mamma romena da poco più di due abitava in affitto in quell’appartamento al quarto piano al civico 55 di via Bertocchi. Si era trasferita da Tivoli con l’ex marito George Panaite e la primogenita Giorgia Alejandra, 6 anni, poco prima che nascessero i suoi gemellini, due anni compiuti a gennaio. L’altra notte, mamma e piccoli si erano addormentati nel lettone. Nella stanza, su un mobile, era accesa una stufetta elettrica. Per i vigili del fuoco sarebbe stato un malfunzionamento di questo apparecchio a scatenare l’incendio.
Una tragedia che ha colpito una famiglia
Non è bastata la corsa dei vigili del fuoco a salvare quelle vite innocenti. Mamma Stefania, svegliata dal fuoco, in un ultimo disperato spasmo ha provato ad aprire la finestra, afferrando i suoi bambini e trascinandoli giù dal letto. Ma nella stanza l’aria era già satura di fumo. Non è riuscita ad arrivarci. Quando i pompieri sono entrati, lei era in fin di vita. Si è spenta mentre l’ambulanza la trasportava all’ospedale Maggiore. I suoi bambini non c’erano già più. In quella casa, che era stata avvolta per due anni dalle grida gioiose dei piccoli, è calato un silenzio carico solo di dolore.
La madre e il fratello di Stefania sono stati i primi ad arrivare. E hanno chiamato subito l’ex marito della ragazza. Era a Minerbio, dove abita da dopo la separazione. E di fronte a quelle pareti annerite dal fumo che ha distrutto, in un attimo, tutte le sue ragioni di vita, si è sentito male. Nell’abitazione era rimasto in vita solo il gattino che Stefania aveva regalato ai suoi bambini, che la nonna adesso ha preso con sé, ultimo ricordo dei suoi nipotini. Arrivata l’alba, quando i necrofori hanno portato via le piccole salme, per i famigliari di Stefania è venuto il tempo di un silenzioso dolore.
Indagini in corso per fare luce sulla tragedia
In via Bertocchi, i poliziotti delle Volanti, del commissariato Santa Viola e della Squadra mobile hanno continuato a lavorare tutto il giorno. L’appartamento, dove solo la stanza da letto è stata devastata dal fuoco, è stato posto sotto sequestro. La pm Elena Caruso ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, per stabilire le cause che hanno portato al rogo. Complesso dire, al momento, se le prime scintille siano scaturite dalla stufetta elettrica, completamente fusa dal calore, o ci sia stato un problema legato all’impianto elettrico.
Le indagini, affidate alla Squadra mobile, dovranno fare luce su eventuali responsabilità in quella che, al momento, appare una tragica fatalità. E anche stabilire se la stufetta fosse stata accesa per sopperire a un guasto del sistema di riscaldamento dell’appartamento, che da quel che si apprende non funzionava da alcuni giorni. Un lavoro che prosegue, in parallelo con la pietosa processione di amici e vicini al portone di via Bertocchi. Dove ieri è stato posto un mazzo di fiori, con un biglietto: “Nessuna parola può dare sollievo e conforto per una perdita così profonda”.