![Biden e il Molo Galleggiante: Soluzione Umanitaria per Gaza 1 20240315 170051](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240315-170051.webp)
Biden propone un molo galleggiante per aiuti umanitari a Gaza
Biden, per distanziarsi da Netanyahu, propone la costruzione di un molo galleggiante al largo di Gaza per far affluire aiuti umanitari ostacolati da Israele. L’obiettivo è mitigare la catastrofica situazione umanitaria nella Striscia, dove la fame è diventata una minaccia mortale. I critici sottolineano l’ipocrisia dell’amministrazione, che continua a sostenere Israele militarmente. Biden potrebbe usare la pressione per favorire l’ingresso terrestre degli aiuti, ma finora ha evitato di farlo.
Il complicato equilibrismo di Biden nella crisi Gaza
L’amministrazione Biden, pur sostenendo Israele contro Hamas, cerca di evitare le conseguenze disastrose dell’azione militare israeliana. Dopo lanciare aiuti aerei spettacolari ma costosi, imprecisi e limitati, ora annuncia la costruzione di un molo temporaneo. Questo progetto coinvolgerà soldati americani e sarà gestito esclusivamente dagli Stati Uniti, creando un corridoio marittimo per Gaza. Tuttavia, i problemi logistici e i lunghi tempi di realizzazione contrastano con l’urgenza dell’aiuto necessario a Gaza.
Il molo temporaneo dovrebbe garantire un flusso costante di aiuti umanitari a Gaza, ma la gestione sul campo presenta sfide immense. I controlli israeliani a Cipro, la distribuzione interna in una Striscia devastata e la minaccia costante dei bombardamenti complicano ulteriormente il processo. La polizia di Hamas e l’UNRWA sono attori cruciali nella gestione degli aiuti, ma vengono ostacolati da Israele. La proposta del molo galleggiante evidenzia la complessità della crisi umanitaria a Gaza e coinvolge gli Stati Uniti in modo più profondo nel conflitto, aprendo scenari futuri incerti.