Così ridurremo le tasse ai redditi oltre i 50mila euro
Il governo Meloni si prepara a implementare un piano fiscale ambizioso che coinvolge la riduzione delle tasse per coloro che dichiarano redditi lordi superiori ai 50mila euro all’anno. Questa iniziativa, annunciata anche direttamente dalla premier, sarà finanziata attraverso il concordato biennale destinato alle partite Iva e ai lavoratori autonomi. Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo, ha sottolineato l’importanza di questa misura in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, evidenziando che attualmente coloro che guadagnano più di 50mila euro all’anno possono trovarsi a pagare oltre il 50% di tasse, considerando l’aliquota del 43% e le addizionali.
Leo ha dichiarato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze si prepara a raccogliere “qualche miliardo” attraverso il concordato, al fine di destinare questi fondi al taglio delle tasse, principalmente per i redditi più elevati. Il concordato biennale coinvolgerà un vasto numero di partite Iva e lavoratori autonomi, stimati in oltre 4 milioni. Leo ha chiarito che coloro che aderiranno a questo piano non saranno soggetti a controlli, e che proponendo gradualmente un allineamento tra i redditi dichiarati e quelli effettivi si potrà ottenere un aumento del gettito, sebbene al momento sia difficile fare previsioni precise sul risultato finale.
Proposte di allineamento graduale dei redditi dichiarati
Il viceministro ha suggerito la possibilità di aumentare il limite di dichiarazione da 15 a 20 mila euro nel primo anno, o anche oltre, come strategia per avvicinare il reddito dichiarato alla realtà. Rispondendo a domande sul potenziale dissenso da parte della Lega riguardo ai sacrifici richiesti alle partite Iva per favorire il ceto medio e sulla flat tax fino a 100 mila euro, Leo ha assicurato che c’è un totale consenso riguardo a questa riforma.
Il deputato di Fratelli d’Italia ha inoltre chiarito il funzionamento della regola dei cinque anni per la riscossione, sottolineando che le cartelle non verranno eliminate ma saranno gestite in modo razionale. L’obiettivo principale di queste misure fiscali è quello di garantire un sistema equo ed efficiente, senza concedere vantaggi indebiti agli evasori fiscali, e di favorire una maggiore trasparenza e adesione alle norme fiscali. Leo ha concluso affermando che l’esecutivo è aperto al dialogo, ma al contempo sarà deciso nel perseguire una politica fiscale che mira a garantire equità e sostenibilità nel sistema.