La corsa alle regionali in Basilicata: Domenico Lacerenza e le alleanze cruciali
Il panorama politico in Basilicata si fa sempre più acceso in vista delle imminenti elezioni regionali. Domenico Lacerenza, primario di oculistica all’ospedale San Carlo di Potenza e candidato del campo largo (Pd, M5S, Avs +Europa), si prepara a sfidare l’attuale governatore uscente, l’ex generale Vito Bardi. In un’intervista, Lacerenza afferma: “La vittoria non è un miraggio”. Con il suo background medico, Lacerenza mette in luce un problema cruciale per i lucani: la “mobilità passiva” causata dalla mancanza di servizi sanitari adeguati nella regione. I cittadini si trovano costretti a curarsi al di fuori della Basilicata, minando la fiducia nell’amministrazione regionale.
Alleanze e sostegno politico: il ruolo di Marcello Pittella
Per garantirsi un successo elettorale, Lacerenza ha bisogno di consolidare le proprie alleanze. In particolare, cerca il sostegno di Marcello Pittella, figura influente con un solido seguito elettorale. Tuttavia, Pittella, attualmente legato ad Azione di Carlo Calenda, potrebbe prendere una direzione diversa. Dalla sua parte, l’ex governatore potrebbe allearsi con Bardi o addirittura correre da solo, seguendo l’esempio del “Soru della Basilicata”. Le dichiarazioni di Pittella, che sembrano riflettere una certa perplessità, mettono in luce la complessità delle trattative politiche in corso.
Mentre le pressioni per una coalizione di centrosinistra si fanno sempre più forti, anche figure di spicco come Romano Prodi e Giuseppe Conte esprimono pareri chiari. Prodi sottolinea l’importanza dell’unità per la vittoria e Conte, seppur aperto a dialoghi, pone l’accento sul rifiuto di collaborare con chi mina le basi del proprio schieramento. L’incertezza politica a livello regionale si intreccia con le aspirazioni personali di Lacerenza, che, pur provenendo da una famiglia radicata nel sud Italia, si trova a dover affrontare la questione della fuga dei giovani lucani verso altre regioni in cerca di opportunità. La sua ambizione di riportare i giovani in Basilicata si scontra con una realtà spesso segnata dalla mancanza di prospettive a livello locale.