Soccorso in mare: tragedia sul gommone alla deriva
Almeno 60 persone sarebbero morte di fame e sete durante un viaggio disperato su un gommone alla deriva, secondo quanto emerso dai racconti dei sopravvissuti. L’organizzazione umanitaria SOS Mediterranee ha lanciato l’allarme, affermando che il gommone era in mare aperto da ben sette giorni, con molte persone decedute e altre ancora disperse. In risposta a questa emergenza, è stato attivato un piano d’emergenza medico per curare i superstiti, che si trovano in uno stato di estrema vulnerabilità fisica e mentale.
Viaggio partito da Zawiya, Libia
Sulla pagina ufficiale di SOS Mediterranee Italia è stato precisato che i sopravvissuti erano partiti da Zawiya, in Libia, per intraprendere un viaggio che si è trasformato in una tragedia. Dopo soli tre giorni, il motore dell’imbarcazione si è guastato, lasciando la barca alla deriva senza riserve di acqua e cibo. I sopravvissuti hanno riferito che almeno sessanta persone hanno perso la vita durante il tragico viaggio, tra cui donne e almeno un bambino, evidenziando le estreme condizioni di pericolo e disperazione vissute in mare.
Il team della nave Ocean Viking ha chiesto un’evacuazione medica urgente per due individui trovati incoscienti e in condizioni critiche. L’intervento di salvataggio è stato effettuato con tempestività giovedì mattina dalla Guardia Costiera italiana, che ha trasportato i feriti in Sicilia tramite elicottero. Questo episodio sottolinea ancora una volta la drammaticità delle situazioni che si verificano nel Mar Mediterraneo, mettendo in evidenza la necessità di interventi rapidi e efficaci per salvare vite umane in pericolo.