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Tragedia a Pordenone: morte di Natalia, 12 anni, dopo visita in ospedale
Una tragedia ha scosso la comunità di Pordenone dopo la morte di Natalia Van Winkle, una giovane di soli 12 anni. La ragazzina è deceduta a seguito di un’infezione ai tessuti della gamba sinistra, complicazione che ha avuto origine da un trauma durante un allenamento di football americano presso la Base Usaf di Aviano. Dopo aver riportato un infortunio al ginocchio, Natalia è stata portata al nosocomio della Destra Tagliamento, dove è stata visitata e successivamente dimessa. Tuttavia, la situazione si è aggravata e la dodicenne è deceduta oltre 24 ore dopo la dimissione, lasciando attoniti parenti e autorità sanitarie.
Indagini e sospetti sulla gestione medica
La Procura di Pordenone ha avviato un’indagine dettagliata dopo la morte di Natalia, acquisendo gli screenshot del cellulare della giovane e dei messaggi inviati al padre. Già prima del decesso, erano visibili delle macchie rosse sull’arto inferiore sinistro della ragazzina, segnalate attraverso le conversazioni. Tuttavia, queste evidenze non sembrerebbero essere state riportate nel verbale di Pronto Soccorso. La Procura ha quindi aperto un’indagine per colpa medica nei confronti della pediatra Giuliana Morabito, di 39 anni, che ha seguito il caso di Natalia presso l’ospedale Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La tragedia ha sollevato interrogativi sulla gestione del caso e sulle eventuali negligenze che potrebbero essersi verificate durante il trattamento della giovane paziente.L’autopsia e le inchieste in corsoL’autopsia sul corpo di Natalia proseguirà nelle prossime settimane al fine di chiarire le cause precise del decesso e confermare l’origine dell’infezione che ha portato alla sua scomparsa. Nel frattempo, la comunità locale è in lutto per la perdita di una giovane vita, mentre le autorità competenti cercano di fare luce su quanto accaduto. La tragica vicenda di Natalia ha evidenziato l’importanza di un’adeguata e tempestiva gestione delle emergenze mediche, sottolineando la necessità di una scrupolosa attenzione da parte di tutto il personale sanitario coinvolto nei casi più delicati, soprattutto quando si tratta di minori. La speranza è che da questa tragedia possano scaturire le dovute lezioni e migliorie nel sistema sanitario per evitare simili eventi in futuro.