La Lega propone: ballottaggio al 40%
Un emendamento presentato dalla Lega propone di abbassare al 40% la soglia per l’elezione diretta dei sindaci di Comuni sopra i 15mila abitanti, eliminando il ballottaggio. Questa proposta ha suscitato polemiche e imbarazzo tra le opposizioni e il governo. Il capogruppo del Carroccio, Massimiliano Romeo, ha accettato di trasformare l’emendamento in un ordine del giorno, atto non vincolante, approvato con 81 sì e un solo voto contrario.
Romeo della Lega contro le critiche
Romeo difende la proposta, affermando che il sistema attuale favorisce la vittoria al ballottaggio di candidati che hanno ottenuto meno voti al primo turno. Rispondendo alle critiche sul momento poco opportuno per tale modifica, Romeo afferma: “Per noi era importante sollevare questo tema. La prossima volta lotteremo fino alla fine e lo metteremo ai voti.” La Lega ha anche tentato, senza successo, di permettere il terzo mandato ai presidenti di Regione.
Reazioni dell’opposizione e del M5s
Le opposizioni si sono scagliate contro l’emendamento definendolo uno “sfregio alle regole democratiche”. Elly Schlein del Partito Democratico ha criticato aspramente la Lega, definendo l’iniziativa un attacco alla democrazia. Anche il Movimento 5 Stelle si è schierato duramente contro la proposta, paragonandola alla famigerata legge elettorale Calderoli. Alessandra Maiorino del M5s ha denunciato il tentativo della Lega di minare le basi della democrazia, sottolineando il pericolo di ridurre la partecipazione elettorale.Il tentativo della Lega di consentire ai governatori regionali di essere rieletti dopo il secondo mandato è stato bocciato in Aula, sollevando critiche e sconcerto. La proposta, nota come norma “salva-Zaia”, è stata respinta con un vasto margine di voti contrari. Maiorino del M5s ha accusato la Lega di comportarsi in modo ostruzionistico e di mettere in discussione il ruolo dell’Aula nel rappresentare gli interessi della popolazione. La reazione dell’Anci, rappresentata dal sindaco di Bari Antonio Decaro, è stata altrettanto critica, sottolineando la necessità di consultare i Comuni prima di stravolgere le regole sull’elezione dei sindaci.