![Il dilemma dell'appropriazione indebita delle virtù: il caso della professoressa Viola e la distorsione del gesto di generosità 1 20240206 084851 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240206-084851-1.webp)
Il dilemma dell’appropriazione indebita delle virtù: il caso della professoressa Viola
L’incubo, indagato da fior di scrittori, consiste nell’essere accusati ingiustamente di aver fatto del male.
Ma la condizione opposta — vedere qualcuno prendersi ingiustamente i meriti del bene che hai fatto tu — richiede altrettanta considerazione. A chi non è mai capitato di sentirsi come la professoressa Antonella Viola, che aprendo il giornale della Cgil ha scoperto che il sindacato si vantava di aver trovato casa a una famiglia di tunisini a cui invece l’aveva trovata lei?
Viola, almeno in questo caso, ha voluto fare eccezione, comprando una villetta per affittarla a prezzo simbolico a una famiglia di tunisini che nessun padrone di casa voleva tra i piedi, ma senza dirlo a nessuno. Un nobile proposito destinato a vacillare di fronte all’appropriazione indebita delle sue virtù da parte del sindacato. Come avreste reagito al posto suo? Lei ha confessato in pubblico la propria bontà e la Cgil, imbarazzata, ha chiesto scusa. Tutto è bene quel che finisce bene. A volte persino il bene.
Il gesto di generosità della professoressa Viola e la reazione della Cgil
Il gesto di generosità della professoressa Viola nel comprare una villetta per una famiglia di tunisini a prezzo simbolico ha destato ammirazione e plauso, finché non è stato distorto dall’appropriazione indebita da parte della Cgil. La reazione della professoressa, nel vedere il sindacato vantarsi dell’opera da lei compiuta, è stata di evidente sconcerto e delusione.
Viola ha dimostrato un alto senso di altruismo e discrezione, agendo senza cercare riconoscimenti o lodi pubbliche. Tuttavia, la situazione ha evidenziato come anche i gesti più genuini possano essere fraintesi o sfruttati a fini diversi da quelli originari. La richiesta di scusa da parte della Cgil è stato un passo importante verso il riconoscimento dell’errore e il ripristino della verità.