Scandalo nella Chiesa: il prete positivo al test della cocaina
Un terribile incidente stradale ha scosso la comunità religiosa di Sulmona-Valva, coinvolgendo il parroco di Rivisondoli e della Badia di Sulmona, don Daniel Arturo Cardenas. L’uomo di fede, di origini colombiane, è stato protagonista di un incidente automobilistico che ha destato preoccupazione e incredulità tra i fedeli. L’auto del sacerdote è stata gravemente danneggiata, mentre lui ha riportato solo una ferita alla testa, fortunatamente non grave, che è stata prontamente curata all’ospedale locale. Tuttavia, la vera sorpresa è emersa successivamente, quando gli esami del sangue hanno rivelato la presenza di una quantità significativa di cocaina nel suo organismo.
Un test impietoso ha svelato che il prete aveva assunto una quantità di cocaina ben oltre i limiti consentiti, con un valore che superava di gran lunga il “cut-off” di 300 unità. Questo ha portato alla revoca immediata della sua patente da parte delle autorità e alla sua denuncia alla Procura di Sulmona per guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. È probabile che il sacerdote debba affrontare un processo legale che potrebbe compromettere la sua attività ecclesiastica e il suo coinvolgimento nel volontariato, ponendo un’ombra sul suo operato e sulla sua reputazione all’interno della comunità.
Reazioni sconcertanti e dichiarazioni ufficiali
L’eco dello scandalo ha raggiunto le comunità dove don Daniel ha prestato servizio, suscitando sconcerto e interrogativi tra i fedeli. La Curia di Sulmona-Valva ha risposto con un comunicato breve e misurato, sottolineando la vicinanza del vescovo e dei sacerdoti alla situazione: “Il vescovo e i sacerdoti della Diocesi di Sulmona-Valva, dispiaciuti per l’incidente accaduto a don Daniel, gli sono vicini, lo accompagnano con la preghiera in questo momento particolare, esprimono vicinanza alla comunità parrocchiale e seguono con attenzione la situazione”. Tuttavia, la notizia ha gettato un’ombra di imbarazzo e preoccupazione tra i membri della Curia, i quali si trovano a gestire una situazione delicata e imprevista.
Questo non è il primo episodio in cui don Daniel si trova coinvolto in un incidente stradale. In passato, il sacerdote era stato al centro di un’altra controversia simile in Alto Sangro, durante la quale aveva abbandonato l’auto sostenendo di dover celebrare messa. Questi precedenti fanno emergere interrogativi sul comportamento del religioso e sollevano dubbi sulla sua idoneità a svolgere le sue funzioni sacerdotali in modo adeguato e responsabile. La comunità religiosa e i fedeli si trovano ora a confrontarsi con una situazione inaspettata e scioccante, che mette in discussione la figura del sacerdote e la sua integrità morale.