Tragedia sul lago di Como: Quinto sub morto al Moregallo
La comunità dei subacquei è stata nuovamente scossa da una tragica notizia: Fabio Mancini è il quinto sub a perdere la vita al Moregallo nel breve arco di diciotto mesi. Questo uomo di 62 anni, originario di Cusago, era un sommozzatore esperto e pluribrevettato, con una lunga esperienza alle spalle. La sua passione per l’immersione lo ha purtroppo portato a un destino drammatico.
Un’immersione fatale alle Macchine
La tragedia si è consumata durante un’immersione alle Macchine, nota come il cimitero sommerso di rottami, quando improvvisamente Fabio ha accusato un malore a notevole profondità. Nonostante gli sforzi dei compagni per portarlo in superficie, è risultato privo di sensi al riemergere. I soccorritori sono stati immediatamente chiamati in aiuto, ma purtroppo i loro sforzi non sono stati sufficienti a salvargli la vita.
Questo ennesimo incidente riaccende il dibattito sulla sicurezza delle immersioni in queste acque. Con la morte di Fabio Mancini, si aggiunge un altro nome a una lista già troppo lunga di tragici eventi avvenuti nello stesso punto del lago. La zona del Moregallo sembra essere diventata un luogo maledetto per i subacquei, con numeri che fanno riflettere su quanto sia pericoloso praticare questa disciplina in certe condizioni.
La polemica e le proposte per la sicurezza
Le voci in merito a misure più stringenti e a una maggiore segnaletica di pericolo si fanno sempre più pressanti. Alcuni subacquei esperti sottolineano come, al di sotto dei 40 metri di profondità, il rischio diventi estremamente elevato, paragonabile alla ‘fascia della morte dell’Everest’. Proposte come l’installazione di cartelli di avvertimento e di norme da rispettare sulle rive del lago vengono avanzate, ma non mancano le voci scettiche.
Il sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, risponde alle proposte affermando: ‘Quanti si immergono a simili profondità conoscono il rischio e le procedure, sono preparati e non sarà un cartello a dissuaderli’. La questione della sicurezza nelle immersioni subacquee, dunque, resta aperta e controversa, mentre la comunità dei sub continua a piangere la perdita di uno dei suoi membri più stimati.