Il Mutamento delle Versioni dell’Esercito Israeliano sulla “Strage del Pane” a Gaza
Gaza: Le dichiarazioni e le versioni dell’esercito israeliano riguardo alla tragica notte tra il 28 e 29 febbraio continuano a evolversi, gettando ulteriore luce sulle drammatiche circostanze che hanno portato alla morte di 104 palestinesi durante l’assalto agli aiuti umanitari a Gaza. Dopo aver inizialmente attribuito la responsabilità delle vittime alla folla che circondava i camion di aiuti, l’Idr ha successivamente corretto il tiro, affermando di aver sparato solo “contro un certo numero di sospetti” che rappresentavano una minaccia per le truppe israeliane.
La Versione Retrattata e le Nuove Affermazioni
Nel corso delle indagini sull’incidente, l’esercito israeliano ha modificato nuovamente la propria versione dei fatti. L’ultima ricostruzione delle vicende indica che le truppe non avrebbero sparato direttamente al convoglio umanitario, bensì avrebbero preso di mira coloro che si sarebbero avvicinati troppo alle forze israeliane, rappresentando una minaccia concreta. Secondo quanto dichiarato dal portavoce militare, una folla di 12 mila persone si era radunata intorno ai camion degli aiuti, scatenando saccheggi e incidenti che hanno causato danni significativi ai civili presenti, travolti dalla calca e dai veicoli.
Il portavoce ha ulteriormente sottolineato che i militari non hanno mirato direttamente al convoglio umanitario, ma hanno sparato colpi di avvertimento e successivamente con precisione contro coloro che si avvicinavano troppo, costituendo una minaccia per le forze israeliane. Questo mutamento nelle dichiarazioni è stato motivato dalla necessità di difendere le azioni delle truppe in una situazione estremamente caotica e pericolosa. L’episodio, definito come uno “sfortunato incidente”, sarà oggetto di un’indagine approfondita condotta da un organo indipendente incaricato di fare chiarezza su eventi eccezionali verificatisi durante gli scontri, le cui conclusioni verranno rese pubbliche in seguito.