Italia in Caduta Libera nel Global Gender Gap Report
Le notizie provenienti dal Global Gender Gap Report, stilato annualmente dal World Economic Forum, gettano ombre sempre più cupe sull’Italia. Attualmente, il nostro Paese si trova alla 79esima posizione nella classifica generale dei paesi partecipanti. Questo dato è stato definito come ‘molto negativo’ da Naila Pratelli, Program Manager Learning & Development di Valore D.
Secondo le parole di Pratelli, l’Italia occupa la preoccupante 104esima posizione per quanto riguarda la partecipazione economica, un aspetto strettamente legato al Gender Pay Gap. ‘Questo significa che abbiamo un Gender Pay Gap di oltre il 15% nel settore privato,’ afferma Pratelli. Inoltre, si parla di un gender pay gap ‘unadjusted’ che considera solo la differenza retributiva tra uomini e donne; se si includono le differenze contrattuali come part-time o full-time, il gap aumenta oltre il 20%.
La Lunga Strada Verso la Parità di Genere
Attualmente, si stima che saranno necessari circa 131 anni per raggiungere la parità di genere a livello mondiale. ‘Abbiamo ancora molta strada da fare,’ sottolinea Pratelli, evidenziando come questo obiettivo sia vincolato a fattori culturali, come il ruolo della genitorialità. Le donne, che si occupano di oltre il 70% del lavoro di cura, dedicano in media 6 ore al giorno a queste attività, rispetto alle 2 ore degli uomini. Questo pone l’Italia più vicina a Paesi dell’Europa dell’Est che a nazioni geograficamente più prossime come Francia e Germania.
Infine, Pratelli evidenzia un altro dato preoccupante: la bassa percentuale di laureate STEM in Italia. Nonostante le donne si laureino in tempi minori e con voti più alti rispetto agli uomini, una volta nel mondo del lavoro la percentuale di donne si riduce al 40%, calando ulteriormente al 30% per le posizioni quadro e scendendo appena sopra il 20% per le donne dirigenti.