La corsa di Meloni e Marsilio per la vittoria
Giorgia Meloni si impegna in una frenetica corsa elettorale per sostenere il governatore Marco Marsilio e assicurarsi una vittoria nell’Abruzzo targato Fratelli d’Italia. Con Palazzo Chigi e una parte del governo come alleati, l’obiettivo è esorcizzare l’incubo di una sconfitta imminente. Dopo cinque anni di presidenza Marsilio, si avverte la necessità di dimostrare un’azione concreta per ‘portare fuori dall’isolamento la Regione’, come sottolinea la premier. Tagli di nastri, vanterie e finanziamenti last minute sono d’obbligo, anche se oltre i meriti propri, per creare un’immagine di attività frenetica e impegnata nella regione.
Progetti e promesse in vista delle elezioni
Il governatore Marsilio, con caschetto giallo e sorriso d’ordinanza, inaugura un cantiere a poco più di un mese dalle elezioni, con un costo di 5 milioni di euro per l’allungamento di una pista. L’accordo con Palazzo Chigi risale al 2016, come sottolinea Luciano D’Alfonso, deputato Pd, che evidenzia un ritardo nell’apertura del cantiere da parte del centrodestra. Gli abruzzesi ora attendono con ansia i voli intercontinentali annunciati da Meloni, il raddoppio della ferrovia Roma-Pescara e numerosi progetti, tra cui la riqualificazione urbana e altri interventi che il governo guidato da Meloni ha promesso di rifinanziare. Anche se alcune omissioni sono evidenti, come nel caso del corridoio Ten-T, annunciato come successo di Marsilio ma ancora in attesa dell’approvazione finale del Parlamento europeo.
Promesse e annunci in vista delle elezioni regionali
Marsilio ha anche preso iniziative senza passare da Palazzo Chigi, riducendo la Riserva del Borsacchio a pochi ettari, una mossa controversa che ha suscitato critiche da parte del Wwf e del ministero della Cultura. Altri politici come il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini si impegnano anche nella campagna elettorale, annunciando assunzioni di insegnanti e promuovendo prodotti locali. Salvini, in particolare, si distingue per la sua posizione contro la ‘farina di grilli’ e per il sostegno alle produzioni locali nelle mense scolastiche, cercando di conquistare voti e consensi con un discorso mirato alla difesa del territorio e delle tradizioni alimentari locali.