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Striano: L’Ufficiale delle Fiamme Gialle Coinvolto in Ricerche Illecite
Pasquale Striano, il luogotenente delle Fiamme Gialle, si trova attualmente al centro di un’indagine riguardante presunte attività di spionaggio su politici e personaggi famosi. La sua ossessione per le banche dati riservate della procura nazionale antimafia lo ha portato a compiere accessi illeciti, coinvolgendo persino la sua compagna Francesca. L’accusa di aver consultato in modo abusivo le informazioni fiscali riguardanti la moglie è solo uno dei numerosi episodi contestati a Striano, il quale sembra non avere risparmiato nessuno, neanche chi gli era vicino. Questa situazione si è complicata ulteriormente quando è emerso che Striano avrebbe effettuato ricerche anche su personaggi politici e pubblici, come Alessio D’Amato e esponenti di Italia Viva.
Il Coinvolgimento dei Giornalisti nelle Ricerche Illecite
Le indagini hanno rivelato un coinvolgimento dei giornalisti nelle attività illecite di Striano. Contrariamente all’immagine iniziale, emerge che sono stati i giornalisti a richiedere le informazioni riservate a Striano, che agiva come esecutore materiale degli accessi abusivi. Questo aspetto ribalta la visione tradizionale del flusso d’informazioni, mostrando come i giornalisti fossero i veri promotori di queste azioni illegali, utilizzando Striano come tramite per ottenere i dati sensibili. In alcuni casi, i contatti tra giornalisti e Striano precedevano gli accessi abusivi, suggerendo una pianificazione accurata e un coinvolgimento attivo dei media nel processo.
È importante sottolineare che, nonostante le numerose ricerche compiute da Striano, i politici del Partito Democratico sembrano essere rimasti in gran parte esclusi dai suoi interessi. L’ex assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, è uno dei pochi esponenti del PD ad essere finito nel mirino dell’ufficiale delle Fiamme Gialle. Al contrario, sono stati principalmente esponenti di Italia Viva a essere ‘attenzionati’ da Striano, con particolare attenzione rivolta a Matteo Renzi. L’ex Primo Ministro Giuseppe Conte ha dichiarato di essere stato indirettamente coinvolto nelle ricerche illecite, ma si è rivelato essere stato un caso fortunato di errori da parte di Striano, che ha commesso imprecisioni nell’ottenere informazioni sulla famiglia della compagna di Conte, Olivia Paladino.