La Cina punta al 5% di crescita economica: sfide e obiettivi
La Cina si prepara a un anno di sfide economiche e ambiziosi obiettivi di crescita, con il capo del governo cinese che ammette apertamente le difficoltà da affrontare. Xi Jinping ha ascoltato con attenzione le dichiarazioni del premier Li Qiang, che ha sottolineato come le basi per una ripresa sostenuta non siano ancora sufficientemente solide. Tra i problemi elencati figurano la domanda interna insufficiente, l’eccesso di capacità produttiva in alcune industrie, aspettative basse della società e rischi prolungati.
Nonostante l’obiettivo di crescita intorno al 5% per il 2024, considerato ambizioso dagli economisti internazionali, la Cina si trova ad affrontare previsioni di frenata da parte del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale e degli analisti. Il deficit di bilancio è stato fissato al 3%, in calo rispetto all’anno precedente, e il Paese cerca di rafforzare la propria economia dopo gli impatti della pandemia.
Stimoli economici e sfide interne
Il governo cinese ha annunciato uno stimolo straordinario, con l’emissione di buoni del tesoro speciali per un valore di 1.000 miliardi di yuan, finalizzati a finanziare nuove infrastrutture e supportare il settore immobiliare. Tuttavia, nonostante gli sforzi, i consumatori cinesi rimangono cauti nelle spese, alimentando una spirale deflazionistica. Le fabbriche, a causa dell’eccesso di capacità produttiva, stanno riducendo l’attività da diversi mesi, mentre il settore immobiliare, essendo parte consistente del PIL, è paralizzato dai debiti delle grandi società del settore.
La disoccupazione giovanile si attesta ufficialmente al 14%, e il premier Li Qiang si impegna a creare 12 milioni di posti di lavoro entro dodici mesi, considerando che quest’anno le università cinesi formeranno 11,7 milioni di laureati. Nonostante le sfide, il governo cinese si mostra determinato a garantire stabilità e progresso, con l’obiettivo di liberare nuove forze produttive per sostenere la crescita economica.
Politica economica e questioni internazionali
Le politiche economiche future della Cina per il 2024 rimangono ancora da definire, con il premier Li Qiang che non fornisce dettagli in merito. Tuttavia, l’abolizione dell’incontro annuale con la stampa solleva interrogativi tra gli economisti riguardo alla trasparenza e alla comunicazione delle azioni di governo. Inoltre, il bilancio destinato alle forze armate cinesi crescerà del 7,2%, confermando l’attenzione del Paese anche sul fronte della difesa.
La questione taiwanese rimane una priorità per il governo cinese, che si oppone fermamente a qualsiasi attività separatista e ingerenza esterna, ribadendo l’impegno per la riunificazione con Taiwan. L’attività militare cinese nello Stretto di Taiwan è diventata consueta, con Xi Jinping che promette di non lasciare irrisolta la questione per le future generazioni. La comunità internazionale è chiamata a considerare la difesa della libertà dell’isola democratica di Taiwan come una questione rilevante da affrontare.