Ferragni in TV: La comunicazione tra social e televisione
La recente intervista di Fabio Fazio a Chiara Ferragni su CTCF (Nove) ha sottolineato un aspetto cruciale: la forza comunicativa della televisione generalista non è da sottovalutare, differendosi significativamente da quella dei social. Se in passato si credeva che il web avrebbe soppiantato i tradizionali media, oggi emerge un’altra verità: la rete e la televisione si influenzano reciprocamente, alimentando un circolo di comunicazione unidirezionale. Chiara Ferragni ha deciso di approdare in televisione non per emozionare i suoi follower abituali, abituati alla fugacità dei like, ma forse per salvaguardare il suo status contrattuale dopo l’increscioso episodio della pandemia.
La fragilità dei social e la narrativa televisiva
Pur vantando una schiera di 30 milioni di follower, la Ferragni sa che il mondo dei social è tanto effimero quanto imprevedibile, basato più sulle emozioni che sulle idee. La domanda sorge spontanea: è possibile essere autentici davanti alla telecamera? In televisione, l’obiettivo è sempre quello di presentarsi al meglio, di mostrare il lato più brillante dei comportamenti, dietro una scelta di abbigliamento studiata in ogni dettaglio. Quando la propria vita diventa una sorta di narrazione continua, con la condivisione di ogni istante (che diventa una forma di messa in scena e un vincolo perverso), diventa arduo affermare che esista una realtà al di fuori dei social.
La televisione come narrazione e la leggerezza dell’autoironia
Per Chiara Ferragni, la vita al di fuori dei social sembra limitarsi a fugaci apparizioni a Sanremo o in trasmissioni televisive come quella di Fazio. In questo contesto, è preferibile abbandonare concetti astratti come “sincerità”, “fragilità” o “autenticità” e riconoscere che, in fin dei conti, tutto si riduce a una forma di narrazione, ovvero di fiction. Per chi fa della comunicazione il proprio mestiere, gli errori di comunicazione non sono solo un’occasione mancata ma un costo da sostenere. Chiara Ferragni farebbe bene a non prendersi troppo sul serio e, magari, coltivare un pizzico di sana autoironia nella prossima comparsa sui social o in televisione.