15° Tappa del Giro d’Italia: da Manerba del Garda a Livigno
La 15° tappa del Giro d’Italia ha visto una spettacolare variazione di percorso, portando i corridori da Manerba del Garda a Livigno. Si è trattato di una tappa di alta montagna con un passaggio e un arrivo sopra i 2000 metri, mettendo a dura prova le capacità degli atleti. Durante questa tappa, si sono affrontate 5 salite con l’unico momento di ‘respiro’ rappresentato dalla risalita della Val Camonica.
Le sfide del percorso
La tappa ha iniziato con la scalata della salita di Lodrino, seguita dall’inedita ascesa al Colle San Zeno, la cui discesa è stata descritta come molto lunga e impegnativa. Dopo la discesa, i corridori hanno dovuto affrontare la risalita della Val Camonica da Pisogne fino ad Edolo per poi affrontare il temibile Mortirolo dal versante di Monno, seguito da una discesa nella Valtellina. Il percorso è proseguito con una lunga risalita fino alle porte di Bormio, con la breve scalata delle Motte e successivamente l’ascesa a Isolaccia Valdidentro per raggiungere il Passo di Foscagno. Dopo una breve discesa, è iniziata la salita finale che comprendeva il Passo di Eira, culminando in una strada asfaltata che risaliva la pista del Mottolino.
Questa tappa ha messo alla prova non solo la resistenza fisica, ma anche le capacità tattiche e la determinazione dei corridori. Gli aspetti tecnici e strategici hanno giocato un ruolo fondamentale in una giornata così impegnativa, dove anche le condizioni climatiche hanno avuto il loro impatto. I corridori hanno dovuto dimostrare il loro talento e la loro resistenza affrontando salite impegnative e discese tecniche, mantenendo un ritmo serrato per affrontare le sfide del percorso.