Maria Letizia Gardoni e la difesa della sicurezza alimentare italiana
Maria Letizia Gardoni, rappresentante di Coldiretti Marche, ha sollevato una questione cruciale per l’agricoltura italiana: l’invasione di grano proveniente da Russia e Turchia che minaccia la competitività dei produttori nazionali. Gardoni denuncia questa situazione come ‘concorrenza sleale’ che compromette non solo l’economia, ma anche la sicurezza alimentare del Paese.
La lotta per la sovranità alimentare italiana
In un contesto in cui l’86% degli allarmi riguardanti la sicurezza alimentare in Italia proviene da prodotti esteri, Coldiretti Marche si batte da anni per difendere la sovranità alimentare del Paese. Gardoni sottolinea l’importanza di scambi commerciali basati sul rispetto delle normative italiane in materia di sicurezza alimentare, rispetto dell’ambiente e dei diritti dei lavoratori.
La produzione di grano duro in Italia non riesce a soddisfare la domanda interna, con un deficit del 56%. Questo ha portato a un aumento delle importazioni di cereali, in particolare dal Canada, principale fornitore nazionale. Tuttavia, l’ingresso massiccio di grano russo e turco ha influenzato negativamente il mercato italiano, con una conseguente diminuzione dei prezzi interni.
Trasparenza e indicazione di origine obbligatoria
Una delle lotte principali di Coldiretti è stata quella per la trasparenza nei prodotti alimentari. Grazie all’impegno dell’associazione, dal 2017 i pacchi di pasta in Italia devono riportare obbligatoriamente l’origine del grano sull’etichetta. Questo risultato è stato ottenuto non senza opposizione, con le grandi industrie della pasta che hanno cercato di annullare questa normativa.
Nel 2019, Coldiretti ha raccolto più di un milione di firme in tutta Europa per estendere l’obbligo di indicazione dell’origine a tutti gli alimenti in commercio, con un’ampia partecipazione anche nelle Marche. Questo impegno costante mira a garantire ai consumatori la conoscenza e la scelta consapevole riguardo all’origine degli alimenti che acquistano.