Vannacci sospeso e il caso del libro controverso
Roberto Vannacci, generale dell’esercito italiano, è stato sospeso per 11 mesi a seguito delle polemiche legate al suo libro “Il mondo al contrario”. La sospensione disciplinare è stata emessa dal ministro della Difesa Guido Crosetto, il quale ha criticato duramente le affermazioni contenute nel libro. Questo provvedimento ha generato reazioni contrastanti, con il leader della Lega Matteo Salvini che ha difeso l’ufficiale, sottolineando che potrebbe essere candidato nel suo partito. La situazione ha portato a un confronto acceso tra i due ministri, con Crosetto che ha invitato Salvini a informarsi meglio prima di commentare ulteriormente.
Nel provvedimento di sospensione emesso nei confronti di Vannacci, si evidenziano le circostanze legate alla pubblicazione del libro, che avrebbero compromesso il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione militare. Il difensore del generale ha annunciato un ricorso immediato al Tar Lazio, sostenendo che la sospensione contrasti con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari. La sanzione prevista comporta la detrazione di anzianità e il dimezzamento dello stipendio per un totale di 330 giorni, oltre a possibili effetti divisivi all’interno della compagine militare.
Accuse di istigazione all’odio razziale e altre controversie
La Procura di Roma ha iscritto Vannacci nel registro degli indagati per presunta istigazione all’odio razziale, in seguito a denunce presentate da varie associazioni. Le indagini sono state avviate in relazione ad alcune affermazioni contenute nel libro del generale. L’inchiesta è condotta dal pm Erminio Amelio, mentre la Procura acquisirà l’atto di sospensione emesso dal ministero. Questa non è l’unica controversia che coinvolge Vannacci: dalle presunte “spese pazze” a Mosca durante il suo incarico come addetto militare italiano, all’indagine sull’istigazione all’odio razziale, il generale si trova al centro di molteplici guai.
Il libro autoprodotto di Vannacci, che ha venduto oltre 200.000 copie, ha generato scalpore per alcune affermazioni riguardanti gli omosessuali e i riferimenti a persone di colore. La campionessa di pallavolo Paola Egonu ha denunciato il generale per diffamazione, in particolare per le dichiarazioni sui “tratti somatici” dell’atleta. La vicenda ha portato all’apertura di un fascicolo, con la decisione del pubblico ministero di archiviare la querela contestata. Tuttavia, l’esito finale rimane incerto in attesa della decisione del gip sul futuro delle indagini riguardanti Vannacci e le accuse mosse nei suoi confronti.