![Chico Forti potrebbe ottenere la libertà vigilata: il suo cammino verso la libertà condizionale 1 20240303 211533](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240303-211533.webp)
In Italia Chico Forti potrebbe avere la libertà vigilata
Chico Forti, il surfista e produttore televisivo trentino condannato nel 2000 all’ergastolo in Florida per omicidio premeditato, potrebbe presto beneficiare della libertà vigilata. Secondo l’avvocato Alessandro Tirelli, consulente della famiglia Forti, è previsto che dopo 26 anni di ergastolo e dimostrata condotta irreprensibile, il condannato possa ottenere la libertà condizionale. “Forti grazie alla libertà condizionale potrebbe uscire dal carcere e cominciare il periodo di cinque anni di libertà vigilata”, spiega Tirelli.
Il legale sottolinea che, avendo già scontato 24 anni di pena, Forti dovrebbe ricevere uno sconto di tre mesi per ogni anno trascorso in prigione. L’amministrazione Trump e quella di Biden hanno entrambe supportato l’applicazione del trattato che consente a persone condannate in Italia o negli Stati Uniti di scontare la pena nel proprio Paese. Tuttavia, il governatore della Florida, Ron DeSantis, si è opposto alla concessione della libertà condizionale a Forti, complicando la situazione per lungo tempo.
Il cammino verso la libertà vigilata di Chico Forti
La recente visita della premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti ha aperto la strada per risolvere la questione. Forti continuerà a scontare l’ergastolo in Italia, soggetto alle leggi nazionali e ai possibili benefici premiali. Tuttavia, il suo ritorno in patria richiederà settimane, forse più di due mesi. I ministeri degli Esteri e della Giustizia si stanno adoperando per accelerare le procedure di trasferimento del produttore televisivo e surfista trentino, il quale si è sempre dichiarato innocente. Il ministro della Giustizia, Luca Nordio, ha espresso la speranza che “tutti i passaggi, comprese le questioni giudiziarie, possano concludersi nel minor tempo possibile”.
Il percorso verso la libertà vigilata di Forti si annuncia intricato, coinvolgendo diverse istituzioni e passaggi. Dopo l’ordine del governatore DeSantis, Forti sarà trasferito da un carcere statale a uno federale, e successivamente il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti trasmetterà la sentenza tradotta al ministero italiano. Le autorità italiane dovranno preparare una serie di documenti da inviare alla Corte d’Appello di Trento, la quale dovrà ratificare la sentenza per l’esecuzione. Infine, Forti comparirà di fronte a un magistrato federale negli Stati Uniti per confermare il consenso al trasferimento, il quale sarà gestito dall’Italia.