Diamo i Taurus a Kiev
Nella recente videoconferenza della Luftwaffe del 19 febbraio, emergono discussioni sull’invio dei missili Taurus all’Ucraina, senza la presenza di assistenti militari tedeschi per il loro utilizzo. I generali presenti concordano sulla possibilità di fornire i Taurus al Paese senza il coinvolgimento diretto delle truppe tedesche, a differenza del Regno Unito che ha inviato truppe per installare i missili Storm Shadow sui velivoli ucraini. Questa discrepanza evidenzia un punto di divergenza tra le politiche di approvvigionamento bellico dei due Paesi. Tuttavia, la decisione finale sull’invio dei Taurus spetta al cancelliere Scholz, il quale si trova ora al centro di una delicata controversia.
Le implicazioni politiche e la pressione interna ed esterna su Scholz
La fuga di notizie riguardante la discussione sulla fornitura dei Taurus all’Ucraina, resa pubblica il 1° marzo dall’emittente televisiva Russia Today, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e la riservatezza delle comunicazioni militari tedesche. Nonostante inizialmente sia stata considerata un possibile atto di disinformazione, il ministero della Difesa di Berlino ha confermato la veridicità delle informazioni divulgate, avviando un’indagine interna per individuare le cause della fuga di notizie. Questo episodio mette in luce la vulnerabilità del sistema di sicurezza tedesco e pone ulteriori pressioni sul cancelliere Scholz, il quale si trova in una posizione politica delicata. La sua opposizione alla consegna dei missili richiesti dall’Ucraina, motivata dalla preoccupazione che possano essere utilizzati contro la Russia, ha scatenato critiche sia dall’opposizione che dalla sua stessa maggioranza governativa.
L’accusa di esitazione e timore nel sostenere l’Ucraina proviene principalmente dall’Unione cristiano-democratica (Cdu) e dall’Unione cristiano-sociale (Csu), principali forze di opposizione al Bundestag, che vedono nell’atteggiamento di Scholz una mancanza di fermezza e solidarietà con il Paese attaccato dalla Russia. Anche all’interno della maggioranza di governo, composta da Verdi e Partito liberaldemocratico (Fdp), vi è un sostegno alla fornitura dei Taurus all’Ucraina, mettendo ulteriormente sotto pressione Scholz. Il cancelliere, in un tentativo di bilanciare le pressioni interne ed esterne, ha avvertito della possibilità che i missili, con un raggio d’azione superiore ai 500 chilometri, possano essere utilizzati per colpire la capitale russa, Mosca. Questa mossa, volta a sottolineare la capacità difensiva della Germania, potrebbe tuttavia avere conseguenze impreviste sul fronte diplomatico e politico.