Studenti manifestano a Bologna: tensioni e proteste
Tensioni hanno caratterizzato la manifestazione degli studenti a Bologna, con momenti di forte protesta e scontri. Le immagini della premier Giorgia Meloni e del vicepremier Matteo Salvini insieme a Benjamin Netanyahu sono state incendiate, mentre uova di vernice rossa sono state scagliate contro la Prefettura e il dirigente della Digos bolognese, Antonio Marotta. Questi atti si sono verificati durante il corteo degli studenti delle scuole superiori, che hanno espresso solidarietà ai coetanei dopo gli eventi di Pisa e per fermare ciò che definiscono ‘il genocidio in Palestina’.
Manifestazione studentesca e contestazioni politiche
La manifestazione, che ha visto la partecipazione di circa 400 studenti, si è svolta a piazza San Francesco per poi dirigersi verso il centro della città fino a Piazza Verdi, cuore della zona universitaria. Uno striscione con la scritta ‘La risposta degli studenti bolognesi alla repressione. Destra e sinistra stesso manganello’ ha guidato il corteo. Gli studenti hanno preso di mira il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, contestando le politiche educative e difendendo il diritto di parlare di temi come la Palestina e il genocidio nelle scuole.
Le proteste si sono concentrate anche contro il consigliere comunale Pd Mattia Santori, con cori che chiedevano la sua uscita dal corteo. Durante il percorso, sono state lanciate uova con vernice rossa contro Palazzo Caprara e il dirigente della Questura. Nonostante momenti di tensione e contestazioni politiche, il corteo si è concluso senza particolari incidenti nella zona universitaria.
Reazioni e condanne
Al termine della manifestazione, alcuni partecipanti hanno dato fuoco alle immagini di politici come Meloni, Salvini e Letta, esprimendo il loro dissenso contro ciò che definiscono ‘la scuola gabbia’ e sostenendo la libertà della Palestina. Il consigliere Santori ha espresso rammarico per gli episodi di violenza verificatisi durante la protesta, sottolineando l’importanza di manifestare in modo pacifico e costruttivo. Ha condannato chi ha usato la violenza come strumento di contestazione.
Anche Fratelli d’Italia ha condannato gli attacchi alla Prefettura e le azioni violente durante la manifestazione, definendo i responsabili come ‘i soliti noti dei centri sociali ideologici e violenti’. Si è parlato di un clima di odio alimentato da estremismi politici che continuano a delineare l’avversario come un nemico da combattere, con la speranza che la condanna di tali episodi sia unanime e senza esitazioni.