Lite incandescente a La7 tra Iacometti e Provenzano
Una polemica incandescente è esplosa a Tagadà su La7 tra il deputato del Partito Democratico Giuseppe Provenzano e il giornalista di Libero Sandro Iacometti. La discussione è stata innescata dalla mancanza di solidarietà da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni verso gli studenti manganellati a Pisa e Firenze. Iacometti ha accusato la sinistra di difendere coloro che violano la legge, come occupanti abusivi, borseggiatrici, manifestanti violenti e rapinatori.
Provenzano ha risposto aspramente, affermando che la sinistra in Italia è sempre stata dalla parte della legalità nella lotta al terrorismo e alla mafia. L’accusa di Iacometti secondo cui la sinistra supporterebbe anche i manifestanti violenti è stata respinta dal deputato dem, che ha sottolineato che in Italia sono stati i fascisti a violare la legge, non la sinistra. La discussione si è riscaldata ulteriormente con Provenzano che ha invitato Iacometti a prendere le distanze dalle manganellate contro gli studenti, sottolineando che la destra non lo fa.
Il confronto diretto tra Iacometti e Provenzano
Provenzano ha criticato Iacometti per non aver argomentato in maniera costruttiva e per aver attaccato la sinistra senza motivo. Iacometti, dal canto suo, ha continuato a puntare il dito contro la sinistra, sostenendo che essa supporti anche manifestanti violenti come i Black Bloc. Il deputato del PD ha ironizzato sulle affermazioni di Iacometti, mettendo in luce il lato assurdo di alcune accuse.
La discussione si è inasprita ulteriormente con Iacometti che ha accusato gli studenti di 16 anni di comportarsi illegalmente e di imparare dai più facinorosi. Provenzano ha risposto ironicamente, sottolineando la giovane età degli studenti e l’assurdità di alcune affermazioni. L’atmosfera tesa ha portato alla condanna della conduttrice Tiziana Panella, che ha richiamato entrambi alla calma.
Proseguono gli scontri verbali tra i due contendenti
I due litiganti hanno continuato a scambiarsi accuse e critiche, con Iacometti che ha minacciato querele nei confronti di Provenzano. La situazione è stata complicata dalla presenza del magistrato Alfonso Sabella, che ha cercato di placare gli animi. Nonostante i richiami alla calma, la discussione è proseguita senza sosta, evidenziando le profonde divergenze tra i due schieramenti politici rappresentati.