Roberta Bruzzone e l’indagine sulla strage di Altavilla
Roberta Bruzzone è pronta a prendere parte all’analisi della strage di Altavilla Milicia, collaborando con lo psichiatra Alberto Caputo nell’esame psichiatrico su Barreca, l’uomo accusato dell’omicidio della moglie e dei figli. Autorizzato dal gip Valeria Gioeli, il test psichiatrico è stato richiesto dall’avvocato di Barreca, il muratore detenuto per il terribile delitto. Lo psichiatra Caputo sarà coadiuvato proprio da Bruzzone, e l’incontro con Barreca è previsto per il 6 marzo presso il carcere dei Pagliarelli. L’indagato, già in carcere da settimane e con confessione di colpevolezza, ha dichiarato di aver agito per ‘liberare la famiglia dal demonio’. Mentre si prosegue con le indagini sui dispositivi elettronici sequestrati a Barreca e ai suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente.
Le dichiarazioni contro Barreca e i suoi complici
Roberta Bruzzone ha espresso chiaramente la propria opinione sulla vicenda di Altavilla Milicia attraverso i social media, anticipando quanto emerso successivamente. Ha sottolineato che i figli di Giovanni Barreca avrebbero partecipato alle torture, evidenziando un contesto familiare disturbato. Carandente e Fina, complici dell’uomo, erano presenti durante la strage. Bruzzone ha lanciato un monito contro l’azione di individui ‘psicotici’ che influenzano negativamente chi li circonda, richiamando alla prudenza nei confronti di ‘ciarlatani e santoni’ che si fingono ciò che non sono. La tragedia di Altavilla Milicia ha portato alla luce una rete di relazioni torbide e pericolose, mettendo in evidenza l’importanza di vigilare su queste figure che possono generare situazioni estreme e drammatiche.