![Inzaghi e la vittoria a Lecce: un trionfo delle seconde linee dell'Inter 1 20240227 104934](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240227-104934.webp)
Inzaghi sfrutta al meglio le seconde linee
Turnover vincente a Lecce
Prendere una formazione vincente e ‘salvare’ solo quattro giocatori può sembrare un rischio, ma per Simone Inzaghi è stata la mossa giusta. A Lecce, con tre cambi obbligati e quattro calcolati in vista della sfida con l’Atalanta, l’Inter ha dimostrato di poter contare sulle cosiddette ‘seconde linee’. Questi calciatori meno utilizzati in stagione hanno dato il loro contributo in modo determinante, dimostrando la profondità della rosa nerazzurra.
Le stelle emergenti brillano
Il cuore della squadra è stato confermato da giocatori come Federico Dimarco e Henrikh Mkhitaryan, ma sono stati i nuovi protagonisti a fare la differenza. Davide Frattesi e Kristjan Asllani hanno dimostrato personalità e talento, sostituendo alla grande Nicolò Barella e Hakan Calhanoglu. Anche Denzel Dumfries ha fatto la sua parte, nonostante qualche incertezza. La partita è stata interpretata al meglio da una squadra che sa valorizzare ogni giocatore.
Un Alexis Sanchez ritrovato
La rinascita di Sanchez
Alexis Sanchez ha dimostrato di essere ancora un giocatore fondamentale per l’Inter. Nonostante non abbia segnato, il cileno è stato determinante con un assist chiave per il gol di Frattesi. La sua esperienza e il suo talento hanno fatto la differenza a Lecce, dimostrando che a 35 anni la sua voglia di calcio è rimasta intatta. Anche Emil Audero ha esordito in campionato con una prestazione solida, confermando la solidità difensiva dell’Inter.
La roccia De Vrij
In difesa, il pilastro è stato Stefan De Vrij, autore anche di un gol. Accanto a lui, Yann Aurel Bisseck e Carlos Augusto hanno completato un reparto solido. Anche loro, come tutti i giocatori schierati da Inzaghi, hanno dimostrato di poter essere affidabili in ogni situazione. La vittoria a Lecce ha sottolineato la forza e la profondità di un’Inter che non teme di fare affidamento sulle ‘seconde linee’.